La Storia Della Redenzione
Gli animali entrano nell’arca
Gli angeli furono inviati a raccogliere dalla foresta e dal campo le bestie che Dio aveva creato. Gli animali puri, li seguirono, a due a due, maschio e femmina, in gruppi di sette coppie. Animali di tutte le speci, dai più feroci ai più miti, si dirigevano docilmente verso l’arca, provenienti dalle montagne e dalle foreste. Si udì il rumore di un vento impetuoso, ed ecco, numerosissimi uccelli, così tanti da oscurare il cielo, giungevano in stormi, da tutte le direzioni. Gli uomini rimasero stupiti da questo fenomeno e alcuni ne furono spaventati; ma lo scetticismo li aveva resi così indifferenti, che quella scena eccezionale produsse solo un effetto momentaneo. Questa processione degli animali verso l’arca, durò per sette giorni per poi essere sistemati da Noè nei posti da lui preparati. SDR 42.1
Mentre la razza condannata guardava il sole che brillava in tutta il suo splendore e la terra rivestita di una bellezza quasi edenica, essi allontanarono le loro crescenti paure con rumorosi divertimenti, e con i loro atti di violenza sembravano invocare su di sé la caduta dell'ira di Dio già presente. SDR 42.2
Tutto era ormai pronto per chiudere l'arca, cosa che Noè non poteva fare dall'interno. La moltitudine che scherzava vide un angelo scendere dal cielo, rivestito di uno splendore simile a un fulmine. Chiuse la massiccia porta esterna e riprese il suo viaggio verso il cielo. SDR 42.3
La famiglia di Noè trascorse sette giorni nell'arca prima che la pioggia cominciasse a scendere sulla terra. In quei giorni si organizzarono per il loro lungo soggiorno in essa quando le acque avrebbero coperto la terra. Erano giorni di divertimenti blasfemi per la moltitudine miscredente. Poiché la profezia di Noè non si era avverata subito dopo il suo ingresso nell'arca, essi credevano che il Patriarca fosse stato ingannato e che fosse impossibile che il mondo potesse essere distrutto da un diluvio. Prima di allora non c'era stata pioggia sulla terra. Dalle acque si alzava una specie di vapore, che Dio faceva scendere di notte come rugiada, per rivitalizzare la vegetazione e farla fiorire. SDR 42.4
Nonostante la solenne dimostrazione della potenza di Dio che avevano visto: l'insolita presenza degli animali che venivano dalle foreste e dai campi verso l'arca; l'angelo di Dio che scendeva dal cielo rivestito di luce e di terribile maestà per chiudere la porta, ancora una volta, gli empi indurirono i loro cuori e continuarono a schernire e a deridere le manifestazioni della potenza divina. SDR 42.5