La Storia Della Redenzione
La traslazione di Enoch
Enoch crebbe in spiritualità mentre comunicava con Dio. Il suo volto irradiava un santo splendore che persisteva mentre istruiva coloro che ascoltavano le sue parole di saggezza. Il suo aspetto dignitoso e celestiale incuteva riverenza alla gente. Il Signore amava Enoch perché lo seguiva coerentemente, aborriva l'iniquità e cercava ardentemente la conoscenza celeste per adempiere perfettamente la volontà divina. Desiderava essere ancora più strettamente unito a Dio, che temeva, riveriva e adorava. Il Signore non poteva permettere che Enoch morisse come gli altri uomini; così inviò i suoi angeli per portarlo in cielo senza che egli sperimentasse la morte. Enoch fu tolto alla presenza dei giusti e dei malvagi, fu rapito in mezzo a loro. Quelli che lo amavano pensarono che Dio potesse averlo lasciato in uno dei luoghi dove era solito ritirarsi, ma dopo averlo cercato diligentemente, non trovandolo, riferirono che non era da nessuna parte, perché il Signore lo aveva portato via. SDR 38.3
Attraverso le benedizioni e gli onori conferiti a Enoch, il Signore insegna una lezione di massima importanza. Tutti quelli che per fede confidano nel Sacrificio di Cristo e ubbidiscono fedelmente ai comandamenti di Dio, saranno ricompensati. Ancora una volta, qui vengono rappresentati due gruppi di persone che esisteranno fino alla seconda venuta di Cristo: i giusti e i malvagi, i fedeli e i ribelli. Dio si ricorderà dei giusti, di coloro che lo temono. Li rispetterà, li onorerà e darà loro la vita eterna per amore del Suo amato Figlio. Ma i malvagi, che calpestano la sua autorità, li distruggerà e li eliminerà dalla terra, e saranno come se non fossero mai esistiti. SDR 38.4
Poiché Adamo cadde dal suo stato di perfetta felicità ad uno di miseria e peccato, c'era il pericolo che potesse scoraggiarsi e chiedersi: “A che pro osservare la sua legge e camminare nell'afflizione davanti al Signore degli eserciti” (Malachia 3:14), poiché una pesante maledizione grava sulla razza umana e la morte è la sorte di tutti noi? Ma le indicazioni che Dio diede ad Adamo, e che furono ripetute da Seth e praticate da Enoch, rimossero le tenebre e l'oscurità, e diedero all'uomo la speranza. Come per mezzo di Adamo entrò la morte, così per mezzo di Gesù, il Redentore promesso, sarebbe venuta la vita e l’immortalità. SDR 39.1
Ai fedeli di quel tempo, il caso di Enoch insegnò loro che vivendo in mezzo a un popolo corrotto e in aperta ribellione contro il loro Creatore, che se avessero obbedito e avuto fede nel Redentore promesso, avrebbero potuto vivere una vita giusta come il fedele Enoch, sarebbero stati accettati dal Signore e infine sarebbero stati elevati alla presenza del Suo trono. A causa della sua separazione dal mondo e della dedizione di gran parte del suo tempo al culto e alla comunione con Dio, Enoch rappresenta il popolo fedele di Dio negli ultimi giorni, che vivrà separato dal mondo. SDR 39.2
L'ingiustizia prevarrà in proporzione terribile sulla terra. Gli uomini si abbandoneranno ad ogni immaginazione dei loro cuori corrotti per realizzare la loro filosofia ingannevole e la loro ribellione contro l'autorità dell’Altissimo. Il popolo di Dio si separerà dalle vie ingiuste di coloro che lo circondano e cercherà la purezza di pensiero e la santa ubbidienza alla volontà divina affinché la Sua eccelsa immagine si rifletterà in lui. SDR 39.3
Come Enoc, si prepareranno a essere traslati in cielo. Mentre si sforzano di istruire e ammonire il mondo, non si conformeranno allo spirito e alle abitudini dei miscredenti, ma, con il loro santo modo di vivere e il loro esempio di pietà, li condanneranno. La traslazione di Enoch poco prima della distruzione del mondo dal diluvio rappresenta la traslazione di tutti i giusti che vivranno sulla terra prima della sua distruzione con il fuoco. I santi saranno glorificati in presenza di coloro che li odiavano per la loro fedele obbedienza ai giusti comandamenti di Dio. SDR 39.4