La Storia Della Redenzione

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Capitolo 7—Seth E Enoc

Genesi 4:25,26; 5:3-8; 18:24; Giuda 14:15

Seth, il figlio di Adamo ebbe un carattere nobile come Abele. Pur essendo nato nel peccato, ma sotto l’influsso della grazia divina, accettando le istruzioni fedeli di suo padre Adamo, servì e onorò Dio facendo la sua volontà. Egli era un uomo santo, serviva il Signore con tutto il cuore. Nel vedere la corruzione della famiglia umana, decise di separarsi dai discendenti di Caino; e operò, come avrebbe fatto Abele se fosse vissuto, per condurre i peccatori alla riverenza e all'obbedienza al Signore. SDR 37.1

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Anche Enoch fu un sant’uomo. Serviva Dio con un cuore indiviso. Si rese conto della corruzione della famiglia umana e si allontanò dai discendenti di Caino che rimproverò per la loro grande malvagità. Temeva che l’infedeltà di questi uomini potesse contaminarlo e che non avrebbe mai più onorato Dio con la santa riverenza che il suo carattere esaltato meritava. Il suo spirito era tormentato nel vedere l’autorità di Dio calpestata quotidianamente. Scelse quindi, di separarsi da loro per trascorrere la maggior parte del tempo in solitudine, in meditazione e in preghiera. Sperava in Dio e pregava per conoscere meglio la Sua volontà e compierla. Il Signore parlava con Enoch attraverso i Suoi angeli e gli dava le Sue istruzioni. Dio informò Enoch che non avrebbe conteso con la ribellione degli uomini per sempre, e che il Suo proposito era di distruggere la razza peccatrice con il diluvio. SDR 37.2

Il bellissimo giardino dell’Eden, da cui i nostri progenitori erano stati espulsi, rimase sulla terra fino a quando Dio decise di distruggerla mediante un diluvio. Il Signore aveva piantato quel giardino e gli aveva dato una benedizione speciale, e nella Sua meravigliosa Provvidenza lo ritirò dalla terra e lo restituirà di nuovo ornato di una gloria ancora maggiore. Dio decise di preservare un esemplare della Sua opera creatrice, libera dalla maledizione che il peccato aveva portato sulla terra. Il Signore gli spiegò con maggior chiarezza il piano di salvezza, e per mezzo dello spirito di profezia lo trasportò lungo i secoli e le generazioni che avrebbero vissuto dopo il diluvio, e gli mostrò i grandi eventi successivi al diluvio, fino al tempo del ritorno del Cristo e della fine del mondo. (Giuda 1:14) SDR 37.3

Enoch soffriva all’idea della morte, perché pensava che i giusti e i malvagi avessero un unico destino: diventare polvere. Non capiva chiaramente l'argomento della vita dei giusti oltre la tomba. In visione profetica, fu istruito riguardo al Figlio di Dio, che doveva morire come sacrificio per l'uomo, e gli fu mostrata la venuta di Cristo sulle nuvole del cielo, accompagnato da una schiera di angeli, per resuscitare il suo popolo e salvarlo dalla morte. Egli vide anche la corruzione che avrebbe prevalso nel mondo quando Cristo sarebbe apparso la seconda volta, che ci sarebbe stata una generazione vanagloriosa, presuntuosa e testarda, in aperta ribellione contro la legge di Jahvè, per negare l'unico Dio sovrano e nostro Signore Gesù Cristo, per calpestare il Suo sangue e disprezzare la Sua espiazione. SDR 38.1

Vide i giusti coronati di gloria e di onore mentre i malvagi erano separati dalla presenza del Signore per essere consumati dal fuoco. Enoch ripeteva fedelmente alla gente tutto ciò che Dio gli aveva rivelato attraverso lo Spirito di profezia. Alcuni credettero alle sue parole e si allontanarono dalla loro empietà per temere e adorare l'Altissimo. SDR 38.2