La Storia Della Redenzione
Capitolo 59—La Fine Delle Prove
Mi fu mostrato il tempo in cui il messaggio del terzo angelo si stava concludendo. La potenza di Dio accompagnava il suo popolo: aveva compiuto la sua opera ed era pronto per il tempo della prova che stava per sopraggiungere. Avevano ricevuto la pioggia dell’ultima stagione, o il refrigerio della presenza del Signore, e la loro testimonianza ne era stata vivificata. L’ultimo grande avvertimento era risuonato ovunque, aveva eccitato e irritato gli abitanti della terra che non avevano voluto accettare il messaggio. SDR 290.1
Vidi degli angeli andare e venire velocemente dal cielo. Uno di loro, munito di scrittoio, ritornava dalla terra informando Gesù di aver completato la sua opera: i giusti erano stati contati e suggellati. Poi vidi il Salvatore, che aveva compiuto il suo ministero davanti all’arca che conteneva i dieci comandamenti, gettare a terra il turibolo, alzare le sue mani e a voce alta dire: “È compiuto”. Tutti gli angeli si tolsero le corone nel momento in cui Gesù fece questa solenne dichiarazione: “Chi è ingiusto continui ad essere ingiusto, chi è immondo continui ad essere immondo, chi è giusto continui a praticare la giustizia, e chi è santo continui a santificarsi”. Apocalisse 22:11 SDR 290.2
La sorte di ognuno era stata decisa, sia per la vita sia per la morte. Mentre Gesù esercitava il suo ministero nel santuario c’era stato prima il giudizio per i giusti già deceduti e in seguito quello per i giusti ancora in vita. Cristo aveva ricevuto il suo regno, aveva compiuto l’opera di mediazione in favore del suo popolo e aveva cancellato i loro peccati. I cittadini del regno erano stati reintegrati e le nozze dell’Agnello erano state consumate. I cieli e la terra erano stati dati a Gesù e agli eredi della salvezza, per regnarvi come Re dei re e Signore dei signori. SDR 290.3
Mentre Gesù usciva dal luogo santissimo potevo sentire il tintinnio delle campanelle del suo abito, e quando se ne fu andato una nube di oscurità coprì gli abitanti della terra. A questo punto non c’era più nessun mediatore tra l’uomo colpevole e un Dio offeso. Quando Gesù si trovava tra Dio e l’uomo colpevole, c’era un freno che limitava le loro azioni malvage; ma quando Gesù se ne andò il freno fu rimosso, e Satana ebbe il controllo assoluto degli impenitenti. Non era possibile che le piaghe fossero riversate mentre Gesù serviva ancora nel santuario, ma quando la sua opera e la sua intercessione furono terminate non c’era più nulla che potesse arginare la collera di Dio, che colpì i peccatori che avevano disprezzato la salvezza e gli avvertimenti. In quel momento terribile, dopo la conclusione dell’opera di mediazione di Gesù, i santi vivevano davanti a Dio senza un intercessore. Ogni caso era stato deciso, ogni persona preziosa contata. Gesù si trattenne un istante nella parte esterna del santuario del cielo e i peccati confessati, mentre era nel luogo santissimo, furono posti su Satana, responsabile di ogni peccato, che doveva subire il castigo per quei peccati. SDR 290.4
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Nota: Questa sofferenza di Satana non è in alcun senso un’espiazione sostitutiva. Come indicato in un capitolo precedente: “Su Cristo, sostituto e sicurezza dell’uomo, fu posta l’iniquità dell’uomo”. Vedere p. 225.
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Coloro che accettano il sacrificio di Cristo saranno redenti, a allora Satana, l'originatore del peccato, subirà la punizione finale. La signora White dichiara: “Quando l’opera di espiazione nel santuario celeste sarà stata ultimata, allora, in presenza di Dio, degli angeli e dei redenti, i peccati del popolo di Dio saranno posti su Satana il quale verrà dichiarato colpevole di tutto il male che ha fatto commettere”. GC, 658 SDR 291.3