La Storia Della Redenzione

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La nuova luce in Scozia e l’Inghilterra

Mentre Lutero presentava al popolo tedesco le Sacre Scritture, Tyndale si sentì spinto dallo Spirito di Dio a fare altrettanto per l’Inghilterra. Era uno studente diligente delle Scritture e predicò senza paura le sue convinzioni di verità, esortando che tutte le dottrine fossero messe alla prova della Parola di Dio. Il suo zelo non poteva che suscitare l'opposizione dei papisti. SDR 250.2

Poco tempo dopo un dottore cattolico, polemizzando con lui esclamò: “Meglio essere senza la legge di Dio che senza il papa!” Tyndale replicò: “Io sfido il papa e tutte le sue leggi: se Dio risparmierà la mia vita ancora per molti anni, io farò in modo che un semplice ragazzo che spinge l’aratro conosca la Bibbia meglio di voi”. SDR 250.3

Lo scopo che aveva cominciato ad amare, di dare alla gente le Scritture del Nuovo Testamento nella loro lingua, era ora confermato e si dedicò immediatamente all'opera. Tutta l’Inghilterra sembrava chiudergli le porte ed egli allora fu costretto a rifugiarsi in Germania. Qui iniziò a stampare il Nuovo Testamento in inglese. Furono stampate tremila copie del Nuovo Testamento, che si esaurirono in poco tempo e lo stesso anno ne seguì una seconda edizione. SDR 250.4

Tyndale, tradito e consegnato nelle mani dei nemici, dopo alcuni mesi di carcere suggellò la sua testimonianza con il martirio. Ma la sua opera permise ad altri nel corso dei secoli, e fino ai nostri giorni, di continuare a sostenere validamente la proclamazione della verità. SDR 250.5

In Scozia il vangelo ha trovato un campione nella persona di John Knox. Questo riformatore sincero non temeva il volto dell'uomo. I fuochi del martirio, divampanti intorno a lui, servirono solo ad accelerare il suo zelo a una maggiore intensità. Con l'ascia del tiranno tenuta minacciosamente sopra la sua testa, rimase fermo, colpendo forti colpi sulla mano destra e sulla sinistra, per demolire l'idolatria. Così mantenne il suo scopo, pregando e combattendo le battaglie del Signore, finché la Scozia non fu liberata. SDR 250.6

In Inghilterra, Latimer sosteneva dal pulpito che la Bibbia doveva essere letta nella lingua del popolo. L'autore della Sacra Scrittura, ha detto, “è Dio Stesso”; e questa Scrittura partecipa della potenza e dell'eternità del suo Autore. “Non c'è re, imperatore, magistrato e sovrano ... ma sono tenuti a obbedire ... alla Sua santa parola”. “Non prendiamo alcuna strada secondaria, ma lasciamo che la parola di Dio ci guidi: non seguiamo ... i nostri antenati, né cerchiamo ciò che hanno fatto, ma ciò che avrebbero dovuto fare”. SDR 251.1

In Inghilterra, Latimer dall’alto del pulpito sosteneva che la Bibbia dovesse essere letta nella lingua del popolo. “Dio stesso” egli disse “è l’autore della Sacra Scrittura: essa è caratterizzata dalla sua potenza e dalla sua eternità. Non c’è né re né imperatore né magistrato né governatore che non sia tenuto a ubbidire alla sua santa Parola. Non seguiamo vie traverse; lasciamoci guidare dalla Parola di Dio. Non calchiamo le orme dei nostri padri e non preoccupiamoci di sapere quello che essi hanno fatto, ma cerchiamo piuttosto di sapere quello che essi avrebbero dovuto fare”. SDR 251.2

Barnes e Frith, due fedeli amici di Tyndale, si impegnarono a difendere la verità, seguiti da Ridley e Cranmer. Questi esponenti della Riforma inglese erano uomini dotti e la maggior parte di loro era stata particolarmente stimata, per zelo e devozione, nelle comunità cattoliche romane. La loro opposizione al papato derivava dalla consapevolezza degli errori della santa sede. Inoltre, la loro conoscenza dei misteri di Babilonia conferiva una particolare potenza alla loro testimonianza. SDR 251.3

Il grande principio sostenuto da Tyndale, Frith, Latimer e Ridley era l'autorità divina e la sufficienza delle sacre Scritture. Essi negavano ai papi, ai concili, ai padri e ai re il diritto di dominare sulle coscienze in materia di religione. La Bibbia era la loro autorità e costituiva la pietra di paragone di tutte le dottrine e di tutte le convinzioni. Questi santi uomini di Dio erano sorretti dalla fede nell’Eterno e nella sua Parola quando, sul rogo, suggellarono la loro missione in mezzo alle fiamme. SDR 251.4