La Storia Della Redenzione
Il compromesso con il Paganesimo
Satana, allora, cercò di elaborare dei piani che gli consentissero di lottare con maggior successo contro il governo di Dio, esercitando il suo potere addirittura sulla chiesa cristiana. Se i discepoli del Cristo fossero stati ingannati e quindi indotti ad allontanarsi da Dio, la loro forza e la loro unità sarebbero svanite, e sarebbero diventati una facile preda SDR 229.2
Il grande avversario fece il possibile per vincere tramite l’astuzia dove non era riuscito con la forza. La persecuzione finì e al suo posto subentrò la pericolosa attrazione della prosperità materiale e della gloria terrena. Gli idolatri furono indotti ad accettare una parte della fede cristiana pur rigettando altre verità essenziali. Essi dicevano di accettare Gesù come Figlio di Dio e di credere nella sua morte e nella sua risurrezione, ma non si rendevano conto del proprio peccato e non sentivano quindi l’esigenza del pentimento e del rinnovamento del loro cuore. Pronti a fare alcune concessioni proposero che i cristiani, a loro volta, ne facessero altre affinché tutti potessero unirsi sulla base della fede in Gesù. SDR 229.3
La chiesa correva un serio pericolo. La prigione, la tortura, il fuoco, la spada erano delle benedizioni rispetto alla nuova situazione che si stava creando. Alcuni rimasero fedeli, dichiarando di non poter giungere a nessun tipo di compromesso. Altri, invece, sostenevano che si potesse fare qualche concessione e modificare alcuni elementi della loro fede per unirsi a coloro che avevano accettato certi aspetti del cristianesimo, insistendo sul fatto che questo avrebbe rappresentato il metodo più adatto per la conversione dei pagani. Quello fu un periodo di profonda angoscia per i discepoli fedeli del Cristo perché, sotto l’apparenza di un preteso cristianesimo, Satana si insinuò nella chiesa per corrompere l’integrità della fede dei credenti e distogliere la loro mente dalla verità. SDR 229.4
Alla fine, la maggior parte dei cristiani acconsentì a fare delle concessioni e si arrivò, così, all’unione del cristianesimo con il paganesimo. Nonostante gli adoratori degli idoli fossero convinti di essersi convertiti e di essersi uniti alla chiesa, in realtà erano ancora attaccati alle loro divinità: si erano unicamente limitati a cambiare gli oggetti del loro culto ricorrendo alle immagini di Gesù, di Maria e dei santi. L’idolatria si era introdotta nella chiesa e avrebbe continuato la sua opera nefasta. False filosofie, riti superstiziosi, cerimonie pagane furono inseriti nella dottrina e nel culto. I discepoli di Gesù si unirono con gli idolatri e la chiesa finì per perdere la sua purezza e la sua potenza. Molti però, non si lasciarono sviare da questi inganni, rimasero fedeli all’Autore della verità e adorarono solo Dio. SDR 230.1
Fra coloro che si professano discepoli di Gesù, ci sono sempre state due categorie: mentre una studia la vita del Salvatore e cerca sinceramente di correggere i propri difetti e di conformarsi al modello divino, l’altra sembra evitare le chiare e precise verità che smascherano l’errore. Anche quando la chiesa si trovava nelle condizioni migliori non è mai stata composta unicamente di elementi fedeli, puri e sinceri. Il nostro Salvatore ha insegnato che coloro che vivono nel peccato, non devono essere accolti nella chiesa; ma egli accettò uomini dal carattere imperfetto e offrì loro l’occasione di seguire il suo insegnamento e il suo esempio, di riconoscere i propri errori e migliorare. SDR 230.2
Non c’è unione fra Gesù e Satana e non può esservene fra i loro discepoli. Quando i cristiani acconsentirono a unirsi con chi, provenendo dal paganesimo, non era completamente convertito, cominciarono a percorrere un sentiero che li avrebbe condotti sempre più lontani dalla verità. Satana esultava nel vedere il successo dei suoi piani nel sedurre un così gran numero di discepoli e si impegnò a perseguitare chi rimaneva fedele a Dio. Nessuno sapeva combattere meglio la verità di coloro che un tempo ne erano stati i difensori. Questi cristiani apostati si unirono a coloro che non erano completamente convertiti e si accanirono contro gli aspetti fondamentali della dottrina. SDR 230.3
Coloro che intendevano rimanere fedeli, nonostante gli inganni e gli orrori che venivano introdotti nella chiesa nascosti dai paramenti sacerdotali, sostennero una lotta disperata. La Bibbia non era più considerata una regola di fede. La dottrina della libertà religiosa era definita eresia e i suoi sostenitori erano odiati e perseguitati. SDR 231.1