La Storia Della Redenzione
Capitolo 5—Il Piano Di Salvezza
Tutti in cielo provarono un profondo dolore quando vennero a sapere che l’uomo era perduto, che il mondo creato da Dio sarebbe stato popolato di esseri condannati alla miseria, alla malattia, alla morte e che non c’era via d’uscita per il peccatore. SDR 26.1
Tutta la famiglia di Adamo sarebbe morta. Sul volto di Gesù notai un’espressione di rammarico e di dolore. Lo vidi avvicinarsi alla luce abbagliante che circondava il Padre. L’angelo che mi accompagnava disse: “E’ in intima comunione con il Padre”. Sembrava che la tensione degli angeli aumentasse mentre Gesù parlava con il Padre. Per tre volte fu avvolto dalla luce gloriosa che circondava il Signore, e la terza volta quando ritornò si riuscì a vedere la sua persona. Il suo volto era sereno, senza espressioni di perplessità e dubbi e risplendeva di benevolenza e bellezza tali che non c’erano parole adeguate a descriverlo. A quel punto fece sapere agli angeli che c’era una via d’uscita per l’uomo perduto. Disse loro che aveva implorato il Padre offrendo la Sua vita come riscatto, che la sentenza di morte ricadesse su di Lui, che per mezzo di Lui l'uomo avrebbe trovato il perdono; che per i meriti del Suo sangue, e come risultato della sua obbedienza alla legge di Dio, l'uomo avrebbe potuto godere del favore del Signore, tornare nel bel giardino e mangiare del frutto dell'albero della vita. SDR 26.2
In un primo momento gli angeli non poterono rallegrarsi, perché il loro comandante non gli nascose nulla, ma al contrario presentò loro il piano di salvezza. Egli disse loro che si sarebbe frapposto tra l'ira di Suo Padre e l'uomo colpevole, che avrebbe sopportato l'iniquità e il disprezzo, e che pochi lo avrebbero accolto come Figlio di Dio; la maggioranza lo avrebbero odiato e rifiutato. Avrebbe rinunciato alla Sua gloria, si sarebbe incarnato e umiliato come un uomo, sarebbe stato tentato come un uomo al fine di aiutare tutti coloro che a loro volta sarebbero stati tentati. E infine, dopo aver adempiuto la sua missione, sarebbe stato consegnato nelle mani degli uomini, per sopportare quasi tutte le crudeltà e le sofferenze che Satana e i suoi angeli potevano ispirare ai malvagi. Sarebbe morto della più crudele delle morti, sospeso tra il cielo e la terra, come un peccatore colpevole; avrebbe sofferto ore terribili di agonia, che gli stessi angeli non avrebbero potuto vedere, perché avrebbero velato i loro volti per non vederlo. Avrebbe sofferto non solo un'agonia fisica, ma un'agonia mentale che in alcun modo non poteva essere paragonata alla prima. Avrebbe dovuto sopportare il peso dei peccati di tutto il mondo. Disse loro che sarebbe morto e risorto il terzo giorno, che sarebbe salito al Padre suo per intercedere per l'uomo errante e colpevole. SDR 26.3