La Storia Della Redenzione
Capitolo 37—La Conversione Di Paolo
Atti 9:1-22
La mente di Saulo fu molto scossa sia dalla morte trionfante di Stefano sia a causa dei propri pregiudizi. Tuttavia le opinioni e gli argomenti dei sacerdoti e dei governanti alla fine lo convinsero che Stefano fosse un bestemmiatore, che Gesù Cristo, Colui che predicava, era un impostore e che solo coloro che ministrano nei santi uffici devono avere ragione. Essendo un uomo di mente decisa e di saldi propositi, divenne molto amareggiato nella sua opposizione al cristianesimo, specialmente dopo essersi completamente convinto che le opinioni dei sacerdoti e degli scribi erano giuste. Il suo zelo lo portò a impegnarsi volontariamente nella persecuzione dei credenti. Fece trascinare santi uomini davanti ai concili per imprigionarli o condannarli a morte senza alcuna prova specifica, salvo la loro fede in Gesù. Il suo carattere era simile a quello di Giacomo e Giovanni sebbene in una direzione opposta dei due discepoli. Il loro zelo era tale, che quando avrebbero chiamato il fuoco dal cielo, questo avrebbe subito consumato coloro che disprezzavano il loro Maestro. SDR 191.1
Mentre Saulo, pieno di zelo viaggiava verso Damasco, stava portando con sé delle lettere che lo autorizzavano ad arrestare uomini e donne cristiane che predicavano il messaggio di Gesù; gli stessi dovevano essere inviati tramite dei messaggeri a Gerusalemme per essere processati e puniti. SDR 191.2
Durante l’ultimo giorno di viaggio, “a mezzogiorno”, non lontano da Damasco, i viaggiatori stanchi contemplavano i vasti campi di terra fertile, gli splendidi giardini, i ricchi frutteti bagnati dai freschi torrenti che scendevano dalle montagne circostanti. Dopo un lungo viaggio attraverso luoghi desolati, furono ristorati con la frescura di quei luoghi. Mentre Saulo, con i suoi compagni, ammiravano la fertile pianura e la bella città, improvvisamente, apparve “una luce dal cielo più splendente del sole, sfolgorare intorno a me e a quelli che viaggiavano con me”. (Atti 26:12, 13), affermò Saulo più tardi. Accecato e confuso, egli cadde a terra. “Udì una voce che diceva: “Saulo, Saulo, perché mi perseguiti”? Egli domandò: “Chi sei, Signore”? E il Signore: “Io sono Gesù, che tu perseguiti; ti è duro recalcitrare contro i pungoli”? Atti 9: 4,5 SDR 191.3