La Storia Della Redenzione

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La seconda prova

“Allora il comandante del tempio andò con le guardie e li ricondusse, senza far loro violenza, per paura di essere lapidati dal popolo. Così essi li portarono e li presentarono davanti al sinedrio; e il sommo sacerdote li interrogò, dicendo: «Non vi abbiamo severamente proibito di insegnare in questo nome? Ed ecco, voi avete riempito Gerusalemme della vostra dottrina e volete far ricadere su di noi il sangue di quest'uomo”. Atti 5:26-28 I capi non essendo disposti a prendere su di sé la colpa dell’uccisione di Gesù, dissero: “Sia il Suo sangue sopra di noi e sopra i nostri figli”. Matteo 27:25 SDR 183.1

Pietro, insieme agli altri apostoli, adottò la stessa linea di difesa che aveva seguito nel suo precedente processo: «Bisogna ubbidire a Dio piuttosto che agli uomini. Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù, che voi uccideste, appendendolo al legno. Dio lo ha esaltato con la sua destra e lo ha fatto principe e salvatore per dare ad Israele ravvedimento e perdono dei peccati. E di queste cose noi gli siamo testimoni, come pure lo Spirito Santo, che Dio ha dato a coloro che gli ubbidiscono”. Atti 5:29-32 SDR 183.2

Lo Spirito di Dio era sopra gli apostoli e gli accusati divennero gli accusatori, accusando l'assassinio di Cristo per mano dei sacerdoti e dei governanti che componevano il consiglio. Gli ebrei erano così infuriati, che decisero di agire senza alcun processo e senza l'autorizzazione degli ufficiali romani, di uccidere i prigionieri. SDR 183.3

Già colpevoli del sangue di Cristo, ora erano ansiosi di sporcare le loro mani con il sangue dei Suoi apostoli. Ma c'era un uomo chiamato Gamaliele, un dottore della legge, che vedeva come questa soluzione, basata sulla violenza avrebbe portato conseguenze terribili. Egli prese la parola e disse: «Uomini d'Israele, badate bene a ciò che state per fare a questi uomini. Poiché un po’ di tempo fa sorse Teuda, che diceva di essere qualcuno; accanto a lui si raccolsero circa quattrocento uomini; ma egli fu ucciso, e tutti coloro che l'avevano seguito furono dispersi. Dopo di lui, al tempo del censimento, sorse Giuda il Galileo che trascinò dietro a sé molta gente; anch'egli perì, e tutti coloro che lo seguirono furono dispersi. Ora dunque io vi dico state alla larga da questi uomini e lasciateli stare, perché se questo progetto o quest'opera è dagli uomini, sarà distrutta, ma se è da Dio, voi non la potete distruggere, perché vi trovereste a combattere contro Dio stesso”. Atti 5:35:39 SDR 183.4

I sacerdoti compresero la ragionevolezza di queste idee, e furono obbligati ad essere d’accordo con Gamaliele. Tuttavia non era facile eliminare il loro pregiudizio e il loro odio. Con riluttanza, dopo aver picchiato i discepoli e dopo averli nuovamente avvertiti di non predicare più nel nome di Gesù a rischio di mettere in pericolo la loro vita, li rilasciarono. “Così, essi si allontanarono dal sinedrio, rallegrandosi di essere stati ritenuti degni di essere vituperati per il nome di Gesù. E ogni giorno, nel tempio e per le case, non cessavano di insegnare e di annunziare la buona novella: che Gesù è il Cristo”. Atti 5:41,42 SDR 184.1

I persecutori degli apostoli, probabilmente sono rimasti turbati quando videro la loro incapacità di rovesciare i testimoni di Cristo; quegli apostoli che avevano fede e coraggio di trasformare la loro vergogna in gloria e il loro dolore in gioia per amore del loro Maestro, Colui che aveva sopportato l'umiliazione e l'agonia prima di loro. Così, questi coraggiosi discepoli continuarono a insegnare sia in pubblico sia nelle case private su richiesta degli occupanti, perché non osavano confessare apertamente la loro fede, per paura degli ebrei. SDR 184.2