La Storia Della Redenzione

138/232

L’arresto e le prove degli apostoli

La predicazione sulla resurrezione di Cristo, scosse grandemente i sadducei, perché temevano che questo atto avrebbe fatto risalire tutti i morti dalle loro tombe. Sentivano che sia la loro dottrina sia la loro reputazione fossero in pericolo. Conseguentemente, il comandante delle guardie del tempio, con l’aiuto di alcuni sadducei, arrestarono Pietro e Giovanni e li misero in prigione, dato che era troppo tardi per interrogarli. SDR 178.3

Durante il giorno seguente alla guarigione dello zoppo, Anna e Caiafa, con i dignitari del tempio, si riunirono per il processo, e i prigionieri furono portati dinanzi a loro. In quella stessa stanza e di fronte ad alcuni degli uomini presenti, Pietro aveva vergognosamente rinnegato il suo Signore. Egli si ricordò distintamente di questo, mentre stava per essere processato. Questa era l’opportunità per porre rimedio alla sua codardia. SDR 178.4

Coloro tra i presenti che ricordavano la parte che Pietro aveva avuto al processo del suo Maestro, credettero di poterlo intimorire minacciandolo di prigionia e morte. Pietro che aveva rinnegato Cristo nell’ora del suo più grande bisogno era impulsivo e pieno di sé, mentre il Pietro che si trovava ora dinanzi al Sinedrio era un uomo molto diverso. Dopo la caduta, egli era stato convertito. Ora non era più orgoglioso ed esaltato ma umile e modesto. Era ripieno dello Spirito Santo, e con l’aiuto della sua potenza decise di cancellare l’infamia della sua apostasia, onorando il nome di Colui che aveva disonorato. SDR 179.1