La Storia Della Redenzione
Capitolo 33—La Guarigione Dello Zoppo
Atti 3 e 4
Poco tempo dopo la discesa dello Spirito Santo, immediatamente dopo una riunione di fervide preghiere, Pietro e Giovanni si avviarono verso il tempio per adorare. Davanti alla porta detta “Bella”, videro un uomo zoppo da quarant’anni la cui vita, fin dalla nascita, era stata piena di dolore e infermità. Quest’uomo sfortunato per lungo tempo desiderò di vedere Gesù per essere guarito, ma era debole e lontano dai luoghi dove il grande Medico operava. Le sue suppliche alla fine convinsero alcuni amici a portarlo alla porta del tempio, ma quando arrivarono, egli scoprì che Colui nel quale aveva riposto le sue speranze, aveva subìto una morte crudele. SDR 177.1
La sua delusione suscitò la simpatia di coloro che sapevano per quanto tempo egli aveva ferventemente sperato di essere guarito da Gesù. Ogni giorno lo portavano al tempio in modo che quelli che lo vedevano avessero pietà e gli dessero almeno qualche spicciolo per poter soddisfare le sue necessità. Quando Pietro e Giovanni passarono, egli chiese loro l’elemosina. I discepoli ebbero compassione, e Pietro disse: “Guarda noi! Ed egli li guardava attentamente, aspettando di ricevere qualcosa da loro. Ma Pietro disse: Dell’argento e dell’oro io non ne ho”. Mentre Pietro dichiarava la sua povertà, il volto dello zoppo si rattristò; ma si illuminò di speranza quando l’apostolo continuò dicendo: “Ma quello che ho, te lo do: Nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, cammina!” Atti 3:4-6 SDR 177.2
In un primo momento il volto del povero si rattristò quando Pietro dichiarò la propria povertà, ma si illuminò di speranza e di fede non appena l’apostolo prese la parola e continuò: “E, presolo per la mano destra, lo sollevò; e in quell'istante i suoi piedi e le caviglie si rafforzarono. E con un balzo si rizzò in piedi e si mise a camminare; ed entrò con loro nel tempio, camminando, saltando e lodando Dio. È tutto il popolo lo vide camminare e lodare Dio, e lo riconobbero per quel tale che sedeva alla porta Bella del tempio a chiedere l'elemosina; e furono ripieni di sbigottimento e di stupore per ciò che gli era accaduto”. Atti 3:10 SDR 177.3
La gente era stupita che i discepoli potessero operare miracoli simili a quelli fatti da Gesù. Tuttavia, l’uomo che per quarant’anni era stato uno zoppo impotente, ora gioiva nel pieno uso delle sue gambe. Egli era ormai libero dal dolore e felice di credere in Gesù. SDR 177.4
Quando i discepoli videro lo sbigottimento del popolo, Pietro chiese: “Perché vi meravigliate di questo? O perché fissate gli occhi su noi, come se per la nostra propria potenza o pietà avessimo fatto camminar quest’uomo?” Atti 3:12 Egli li assicurò che la guarigione era stata operata nel nome e attraverso i meriti di Gesù di Nazareth, che Dio aveva resuscitato dai morti. “Ed è per la fede in Gesù — dichiarò l’apostolo — che quest’uomo che voi vedete e conoscete ha riacquistato le forze. Gesù gli ha dato la fede e con la sua potenza lo ha completamente guarito alla presenza di tutti voi”. Atti 3:16. SDR 178.1
Dopo la testimonianza di questo miracolo il popolo si radunò nel tempio e Pietro si rivolse a loro in una parte del tempio, mentre Giovanni parlava agli altri da un'altra parte del tempio. Gli apostoli, avendo parlato apertamente del grande crimine degli ebrei, nel rigettare e mettere a morte il Principe della vita, stavano attenti a non suscitare in loro l’ira o la disperazione. Pietro era disposto a ridurre il più possibile l'atrocità della loro colpa, presumendo che ciò che avevano fatto, l’hanno fatto per ignoranza. Dichiarò loro che lo Spirito Santo li chiamava a pentirsi dei loro peccati e a convertirsi; che non c'era speranza per loro se non per la misericordia di quel Cristo che avevano crocefisso; che solo attraverso la fede in Lui i loro peccati potevano essere cancellati con il Suo sangue. SDR 178.2