La Storia Della Redenzione
L’incredulità di Tomaso
In quel momento Tommaso non era presente. Non volle accettare con umiltà il rapporto dei discepoli, ma affermò con decisione e sicurezza che non avrebbe creduto se non avesse toccato con le sue dita i segni dei chiodi e con la sua mano il costato dove era stato inflitto il colpo di lancia. Con questo atteggiamento dimostrò mancanza di fiducia nei confronti dei suoi fratelli. Se tutti pretendessero la stessa dimostrazione, oggi nessuno potrebbe accettare Gesù e credere alla sua risurrezione. Ma era la volontà di Dio che il rapporto dei discepoli fosse ricevuto da coloro che non avrebbero potuto vedere né ascoltare il Salvatore risorto. SDR 168.1
L’incredulità di Tommaso non piacque a Dio. Quando Gesù incontrò nuovamente i discepoli, Tommaso era con loro e quando vide Gesù credette. Ma poiché aveva detto che non sarebbe stato soddisfatto se non avesse toccato con mano, Gesù gli concesse la dimostrazione che desiderava. Tommaso gridò: “Signor mio e Dio mio!”. Ma Gesù lo rimproverò per la sua incredulità, dicendo: “Perché mi hai visto, tu hai creduto; beati sono quelli che non hanno visto e hanno creduto”. Giovanni 20:28, 29. SDR 168.2