Nostro Padre Celeste Si Prende Cura Di Noi
I Veri Seguaci Di Dio Obbediscono Ala Sua Legge, 4 novembre
Chiunque commette il peccato, commette pure una violazione della legge; e il peccato è violazione della legge. 1 Giovanni 3:4 NPC 330.1
Il desiderio di una religione comoda, che non richiede né lotte né rinunce, né distacco dalle follie del mondo ha fatto della fede, e della sola fede, una dottrina popolare. Ma la Parola di Dio che cosa insegna? L’apostolo Giacomo scrive: A che giova, fratelli miei, se uno dice di aver fede ma non ha opere? Può la fede salvarlo? ...Tu vedi che la fede operava insieme alle opere di lui, e che per mezzo delle opere la fede fu resa perfetta. Così si adempì la Scrittura, che dice: Or Abramo credette a Dio, e ciò gli fu imputato a giustizia; e fu chiamato amico di Dio. Perciò vedete che l’uomo è giustificato per le opere e non per fede soltanto. (Giacomo 2:14-24) La testimonianza della Parola di Dio è contraria alla seducente dottrina della fede senza le opere. Non è fede quella che reclama le benedizioni divine senza adempiere le condizioni previste dalla grazia: è solo presunzione, in quanto la fede vera si basa sulle promesse e sulle benedizioni contenute nella Scrittura. Nessuno s’illuda da poter diventare santo pur violando volontariamente uno degli ordino di Dio. Peccare deliberatamente significa far tacere la voce dello Spirito e separarsi dall’Eterno. Il peccato è la violazione della legge... Chiunque pecca non l’ha veduto né l’ha conosciuto. (1 Giovanni 3:6) NPC 330.2
L’apostolo Giovanni, che nelle sue epistole si sofferma a lungo sul tema dell’amore, non esita a rivelare il vero carattere di coloro che pretendono di essere santificati, mentre in realtà vivono nella trasgressione della legge di Dio. Chi dice... io l’ho conosciuto e non osserva la sua parola, l’amore di Dio non è in lui veramente compiuto. (2:4,5) Questo è il banco di prova di ogni professione di fede. È impossibile considerare santo un uomo senza confrontarlo con l’unica regola di santità stabilita da Dio per il cielo e per la terra. Se l’uomo non riconosce l’importanza della legge morale, se sminuisce i precetti di Dio e li considera con leggerezza, se infrange uno di questi minimi comandamenti e insegna agli uomini a fare altrettanto, non godrà di nessuna stima agli occhi del cielo e così si avrà la certezza che le sue affermazioni sono prive di fondamento. NPC 330.3
Chi pretende di essere senza peccato dimostra di essere ben lontano dalla santità. L’uomo può ritenersi santo perché non ha la cognizione dell’infinita purezza e santità di Dio, di cosa bisogna fare per essere in armonia con il Suo carattere e anche perché non riconosce chiaramente la purezza e l’amore di Gesù e la malvagità del peccato. Più ci si allontana da Cristo, meno si comprendono il carattere e le esigenze di Dio, e più ci consideriamo giusti. Fu la giustizia rivelata nella Sua vita che il differenziò dal mondo e provocò il suo odio. NPC 330.4