Nostro Padre Celeste Si Prende Cura Di Noi
Il Cielo, L’estate Del Cristiano, 26 ottobre
“Aspettando la beata speranza e l’apparizione della gloria del grande Dio e Salvatore nostro, Gesù Cristo”. Tito 2:13 NPC 320.1
Cristo presto verrà per la seconda volta. Di ciò dovremmo conversare frequentemente. Dovrebbe essere il pensiero predominante nelle nostre menti. Verrà con potere e grande gloria, e ogni occhio lo vedrà. Tutti i santi angeli l’accompagneranno. Circa questa compagnia, Giovanni scrive: “E guardai, e sentii la voce di molti angeli attorno al trono, e degli esseri viventi, e degli anziani; e il loro numero era di miriadi di miriadi e migliaia di migliaia” (Apocalisse 5: 11). La tromba non ha suonato ancora. Coloro che sono discesi nella tomba ancora non hanno esclamato: “Dove sta, oh morte, il tuo dardo? Oh inferno, dov’è la tua vittoria?” (1 Corinzi 15: 55). I giusti morti non sono stati ancora rapiti con i santi vivi per incontrarsi col loro Signore nell’aria. Ma si avvicina il tempo in cui le parole pronunciate dall’apostolo Paolo si realizzeranno: “Perché il Signore stesso con potente comando, con voce di arcangelo, e con tromba di Dio, discenderà dal cielo; e i morti in Cristo resusciteranno per primi. Quindi noi viventi, quelli che siamo rimasti, saremo rapiti insieme a loro sulle nuvole per incontrare il Signore nell’aria, e così saremo sempre col Signore” (1 Tessalonicesi 4: 16, 17). Per essere simili al Salvatore, dobbiamo essere trasformati vedasi Filippesi 3: 20 - 21. Ora è il tempo di introdurre nella nostra vita giornaliera le virtù della vita di Cristo. Non c’è tempo da perdere. Se falliamo nell’edificazione del nostro carattere, perderemo la vita eterna. Dobbiamo edificare sul vero fondamento. . . Dobbiamo fare l’opera di Cristo vegliando e pregando costantemente. Allora saremo preparati per la sua venuta e per ricevere la vita eterna. Tutti quelli che lo desiderano possono essere vincitori. Sforziamoci ferventemente di raggiungere il livello che c’è indicato. Cristo conosce le nostre debolezze, e possiamo ricorrere giornalmente a Lui in cerca d’aiuto. Non è necessario ottenere forza con un mese d’anticipo. Dobbiamo trionfare giorno per giorno. Questa terra è il luogo di preparazione per il cielo. Il tempo che passiamo qui è l’inverno del cristiano. I venti freddi dell’afflizione soffiano su noi, e le onde dei problemi ci circondano. Ma in un futuro vicino, quando Cristo verrà, le pene e i lamenti spariranno per sempre. Allora sarà l’estate del cristiano. Tutte le prove saranno concluse, e non ci saranno più né malattia né morte. “Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi; e non ci sarà più morte, né ci sarà più pianto, né clamore, né dolore; perché le cose di prima sono passate” (Apocalisse 21: 4). NPC 320.2