Nostro Padre Celeste Si Prende Cura Di Noi
Dio Con Noi, 4 agosto
Ecco, la vergine sarà incinta e partorirà un figlio, il quale sarà chiamato Emmanuele che, interpretato, vuol dire: “Dio con noi”. Matteo 1:23 NPC 235.1
Fin dall’antichità il Signore Gesù era uno con il Padre; era “l’immagine di Dio invisibile”, (Colossesi 1:15) l’immagine della sua grandezza e maestà, lo splendore della Sua gloria. (Ebrei 1:3) Per manifestarla, Egli venne in questo mondo; venne per rivelare a questa terra, immersa nelle tenebre del peccato, la luce dell’amore di Dio, per essere Dio con noi. Il nostro piccolo mondo è il libro di testo dell’universo. Il piano meraviglioso della grazia di Dio, il mistero dell’amore redentore sono il tema in cui gli angeli bramano penetrare con i loro sguardi; (1 Pietro 1:12) esso sarà il loro soggetto di studio per tutta l’eternità. NPC 235.2
Gli esseri redenti, insieme con quelli che non hanno mai peccato, troveranno nella croce di Cristo il loro soggetto di studio e il loro motivo di gioia. Si vedrà che la gloria che brilla sul volto di Gesù è quella dell’amore che si sacrifica. Il Calvario insegna che l’amore, pronto alla rinuncia, è la legge di vita della terra e del cielo; che l’amore il quale non cerca il proprio interesse (1 Corinzi 13:5) ha la sua fonte nel cuore di Dio. NPC 235.3
Gesù sarebbe potuto rimanere con il Padre, conservando la gloria del cielo e l’omaggio degli angeli, ma scelse di rimettere lo scettro nelle mani di Dio, di scendere dal trono dell’universo per diffondere la luce fra coloro che vivevano nelle tenebre e assicurare la vita a quelli che morivano. Questo grande piano era stato rivelato in parte mediante tipi e simboli. Il pruno ardente, nel quale Cristo apparve a Mosè, rivelava Dio. Come simbolo della divinità fu scelto un semplice arbusto privo di attrattive. Esso simboleggiava l’Infinito. Il Dio misericordioso manifestò la sua gloria con uno dei simboli più modesti affinché Mosè potesse guardarla e vivere. Dio comunicò con Israele, facendo conoscere la sua volontà e infondendo la sua grazia, con la nuvola di giorno e la colonna di fuoco la notte. La gloria di Dio fu attenuata e la sua maestà velata, affinché l’uomo potesse contemplarla. Così Cristo venne nel corpo della nostra umiliazione…divenendo simile agli uomini.13 (Filippesi 3:21,27) NPC 235.4