Essere Come Gesù

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Cuori Colmi Di Gratitudine, 6 gennaio

Allora Mosè e i figli d'Israele cantarono questo cantico all'Eterno e parlarono dicendo: «Io canterò all'Eterno, perché si è grandemente l'Eterno è la mia forza e il mio cantico, ed è stato la mia salvezza. Questo è il mio Dio, io lo glorificherò; è il DIO di mio padre, io lo esalterò. Esodo 15:1,2 ESG 10.1

Cantato da tutto un popolo, questo inno magnifico saliva al cielo come il mugghiare dell’oceano. Le donne d’Israele e Maria, sorella di Mosè, facevano eco al canto con danze e tamburelli. I monti circostanti, il mare e il deserto risuonavano di questa melodia, che esprimeva gioia. Si sentiva un unico grido: “...Cantate all’Eterno, perché si è sommamente esaltato...”. Esodo 15:21 ESG 10.2

Questa grande liberazione e l’inno commemorativo lasciarono sul popolo un’impressione indimenticabile. Il canto fu ricordato attraverso i secoli dai profeti e dai cantori d’Israele, a confermare la fiducia in un Dio che protegge e libera coloro che confidano in lui. Esso preannuncia la distruzione di tutti i nemici della giustizia e la vittoria finale del popolo di Dio. Il profeta di Patmos contemplò la grande folla vestita di bianco che aveva “ottenuta vittoria” e che stava “in piè sul mare di vetro avendo delle arpe di Dio” e cantava “il cantico di Mosè, servitore di Dio, e il cantico dell’Agnello”. Apocalisse 15:2, 3 ESG 10.3

Questo era il sentimento che animava il canto della liberazione d’Israele: questo stesso sentimento dovrebbe ispirare tutti coloro che temono e amano Dio. Liberandoci dalla schiavitù del peccato, Dio è intervenuto in nostro favore con una potenza ancora maggiore di quella usata per salvare gli ebrei presso il mar Rosso. Per questo motivo noi, come gli israeliti, dovremmo lodare Dio con tutto il nostro essere, per ciò che di meraviglioso Egli ha compiuto per noi. Coloro che riflettono sulla grande bontà di Dio, senza dimenticare neppure il più piccolo dei suoi doni, saranno realmente felici e innalzeranno al Signore canti di gioia. ESG 10.4

Dovremmo ringraziare Dio continuamente per le benedizioni che ci offre ogni giorno e soprattutto per avere permesso il sacrificio del Cristo, che ci ha assicurato la felicità e la salvezza eterne. Quale compassione, quale incomparabile amore ha avuto Dio per noi, uomini perduti, quando ci ha voluti con sé, considerandoci il suo tesoro particolare! PP 288, 289 ESG 10.5