Essere Come Gesù
Gesù Si Indentifica Con I Bisognosi, 11 settembre
E il Re, rispondendo, dirà loro: “In verità vi dico: tutte le volte che l'avete fatto ad uno di questi miei minimi fratelli, l'avete fatto a me”. Matteo 25:40 ESG 258.1
Mentre Dio nella Sua provvidenza ha riempito la terra con i Suoi doni necessari per vivere, non ci sono scuse per lasciare che le Sue tesorerie rimangano vuoti. Nessun cristiano verrà scusato per aver permesso che le vedove e gli orfani sono periti a causa della loro sofferenza, nonostante la Provvidenza abbia messo nelle mani di questi cristiani l’abbondanza di tutto ciò che è necessario per coprire i bisogni dei disagiati. Non lasciate che le grida della vedova e degli orfani invochino la vendetta del Cielo su di noi come popolo. Nel mondo cristiano si vede troppa stravaganza, gioielli, ornamenti, oggetti che potrebbero soddisfare i bisogni di tutti gli affamati, di coprire gli indigenti nelle nostre città e paesi; eppure, questi professi seguaci di Gesù che erano miti e umili, non hanno alcun desiderio di privarsi di cibo raffinato o di abiti comodi nonché moderni. Cosa diranno i membri di chiesa di fronte a Dio nell’ultimo giorno riguardo ai poveri degni, agli afflitti, alle vedove e gli orfani, che non avevano niente, mentre loro sfoggiavano ornamenti inutili e superflui, per di più vietati nella Parola di Dio, abbastanza da soddisfare tutti i loro desideri? ESG 258.2
Incontriamo donne che professano la loro devozione indossando eleganti catene d’oro, anelli o altri gioielli, mentre nello stesso tempo da ogni parte si vedono sulle strade i sofferenti e indigenti. Quest’ultimi non interessano a nessuno, né risvegliano la loro simpatia; ma nel giorno della resa dei conti piangeranno per non aver udito i pianti e le grida dei bisognosi, di non aver voluto vedere la nudità delle donne e dei bambini. Considerano il vero bisogno come una specie di crimine e si ritirano dall'umanità sofferente come da una malattia contagiosa. A tali, Cristo dirà: “Poiché ebbi fame e non mi deste da mangiare, ebbi sete e non mi deste da bere, fui forestiero e non mi accoglieste, ignudo e non mi rivestiste, infermo e in prigione e non mi visitaste. Matteo 25:42 Invece ai giusti Gesù dirà: “Quando ebbi fame e mi deste da mangiare, ebbi sete e mi deste da bere; fui forestiero e mi accoglieste, fui ignudo e mi rivestiste, fui infermo e mi visitaste, fui in prigione e veniste a trovarmi“. Matteo 25:35,36 Le azioni d'amore e di carità fatte ai sofferenti sono come se fossero fatte a Lui stesso. RH, Nov. 21, 1878. ESG 258.3