Conflitto E Coraggio

98/366

Anime Affamate, 7 aprile

Ben presto però dimenticarono le sue opere e non aspettarono fiduciosi l’adempimento del suo disegno, si accesero di cupidigia nel deserto e tentarono Dio nella solitudine. Ed egli diede loro quanto chiedevano, ma mandò fra loro un morbo che assottigliò il loro numero. Salmo 106:13-15 CeC 101.1

Ogni volta che mancava il cibo, gli israeliti erano insoddisfatti, mormoravano e si lamentavano contro Mosè e Aaronne e contro Dio. The S.D.A. Commento biblico 1: 1102 CeC 101.2

Dio aveva dato agli israeliti qualcosa che certo non rispondeva perfettamente alle esigenze della loro salute. La loro ostinazione nel richiedere la carne aveva infine indotto il Signore a concederla. Gli ebrei avevano disprezzato l’alimento che era stato fornito per il loro benessere. Ora che le loro proteste erano state soddisfatte, avrebbero subìto le conseguenze di quella richiesta. Durante i festeggiamenti, infatti, mangiarono una tale quantità di carne che gli effetti di quegli eccessi non si fecero attendere. “...E l’Eterno percosse il popolo con una gravissima piaga”. Numeri 11:33 PP 382 CeC 101.3

Il Signore avrebbe potuto continuare a provvedere loro altri alimenti ma non lo fece perché desiderava il benessere della sua gente. Voleva offrire agli ebrei un cibo più adatto alle loro necessità, invece degli alimenti malsani che avevano conosciuto in Egitto. Le loro abitudini alimentari dovevano essere corrette, perché essi potessero apprezzare il cibo che Dio in origine aveva destinato al genere umano: i frutti della terra, offerti ad Adamo ed Eva in Eden. In questo modo, gli israeliti avrebbero potuto godere di un migliore stato di salute e quindi il Signore eliminò quasi completamente la carne dalla loro alimentazione. Satana insinuò allora l’idea che quella limitazione fosse ingiusta e crudele. Indusse gli ebrei a desiderare ciò che era stato loro proibito: sapeva infatti che l’abitudine di cedere all’appetito, senza imporsi alcun controllo, può indurre un individuo ad abbandonarsi esclusivamente agli impulsi della sensualità. Attraverso mezzi come questi, egli pensava di poter controllare più facilmente quella gente. L’autore delle disgrazie e delle miserie umane concentra i suoi sforzi sulle persone con cui sa di poter avere maggiore successo. Egli fece appello all’appetito anche quando tentò Eva, inducendola a mangiare il frutto proibito: con questo stesso espediente, ha trascinato molti uomini in uno stato di miseria morale. Nel suscitare la protesta degli ebrei contro Dio, Satana agì nello stesso modo. CeC 101.4

L’intemperanza nel mangiare e nel bere porta gli individui a cedere alle passioni più basse, e li dispone a trascurare i loro obblighi morali: quando sono sottoposti a una tentazione non hanno la forza di resistere. ibid 378 CeC 101.5