Con Tutto Il Cuore

81/369

Prima Ciò Che È Più Importante, 18 marzo

Voi siete la luce del mondo. Matteo 5:14 CTC 93.1

Le cose eterne dovrebbero risvegliare il nostro interesse e dovrebbero essere considerate, rispetto alle cose temporali, di infinita importanza. Dio ha bisogno di noi. Egli vuole partecipare alle nostre attività, vuole sostenere la nostra salute e la prosperità dell’anima. Dovremmo ricordare sempre che godiamo dei Suoi favori, che Egli ci considera i Suoi figli e desidera che siamo costantemente in comunione con Lui. Quando acquisiremo la vera umiltà e mansuetudine, Egli ci benedirà e noi saremo sempre più vicini a Lui; quando la Sua luce risplenderà su di noi, allora potremo rifletterla a tutti quelli che sono intorno a noi. Dio chiede a tutti i Suoi seguaci di acquisire questa luce non solo per il nostro bene ma specialmente per il bene degli altri. Se non abbiamo la luce celeste in noi non possiamo rifletterla sugli altri. Se non siamo ripieni dello Spirito di Gesù Cristo, non possiamo manifestare agli altri che Cristo è in noi, la speranza della gloria. Se il Salvatore non è in noi, la nostra vita non sarà una vita di devozione; non avremo il Suo amore, la Sua gentilezza, la Sua pietà, la Sua compassione, la Sua abnegazione e la Sua purezza. Questo è ciò che dobbiamo desiderare ardentemente. Il nostro studio quotidiano dovrebbe essere: “Come posso conformare il mio carattere allo standard di santità della Bibbia”? ... Cristo ha sacrificato la Sua Maestà, il Suo splendore, la Sua gloria e il Suo onore e per il nostro bene è diventato povero, perché noi attraverso la Sua povertà possiamo diventare ricchi. Egli è venuto su questa terra per diventare umile; fu sottoposto al disprezzo, è stato rifiutato dagli uomini. Ha sopportato insulti e scherni fino alla morte dolorosa e vergognosa, per esaltare e salvare i figli e le figlie caduti nella miseria senza speranza. Alla luce di questo impareggiabile sacrificio e dell'amore manifestato per noi dal nostro Redentore, non dovremo forse servirlo nel migliore dei modi? Perché allora non usiamo il nostro tempo per dedicarci ai esercizi religiosi, allo studio delle Scritture, all’autoesame e alla preghiera? ... Le nostre speranze non devono essere costruite per questo mondo; le nostre azioni devono testimoniare la nostra fede, la fede che un giorno in cielo diventerà duratura, eterna. RH, Mar. 29, 1879 CTC 93.2