Con Tutto Il Cuore

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La Morte Dei Primogeniti, 28 luglio

Ogni primogenito nel paese d'Egitto morirà, dal primogenito del Faraone che siede sul suo trono, al primogenito della serva che sta dietro la macina, e ogni primogenito del bestiame. Esodo 11:5 CTC 229.1

Mosè aveva assistito alle meravigliose opere di Dio, la sua fede era stata rafforzata e la sua fiducia stabilita. Dio lo aveva qualificato, attraverso le manifestazioni del potere divino, per mettersi alla testa degli eserciti di Israele e, come pastore del suo popolo, per condurli fuori dall'Egitto. La sua ferma fiducia in Dio lo elevò al di sopra della paura. Questo coraggio alla presenza del re infastidì l’orgoglio altero del sovrano che minacciò di uccidere il servo di Dio. Nella sua cecità, non si rendeva conto che stava contendendo non solo contro Mosè e Aronne, ma contro il potente Jehovah, il Creatore dei cieli e della terra. Se Faraone non fosse stato accecato dalla sua ribellione, avrebbe saputo che Colui che poteva compiere miracoli così potenti, avrebbe preservato la vita dei suoi servitori scelti, anche se avrebbe dovuto uccidere il re d'Egitto. Mosè aveva ottenuto il favore del popolo. Era considerato un personaggio meraviglioso e il re non avrebbe osato fare nulla contro di lui. CTC 229.2

Ma il sovrano ribelle doveva ascoltare l’ultimo messaggio divino e così Mosè andò a corte con questo terribile annuncio: “Verso mezzanotte io passerò in mezzo all’Egitto; e ogni primogenito nel paese morrà: dal primogenito di Faraone che siede sul suo trono, al primogenito della serva che sta dietro la macina e ad ogni primogenito del bestiame. E vi sarà per tutto il paese d’Egitto un gran grido, quale non ci fu mai prima, né ci sarà poi. Ma fra tutti i figli di Israele, tanto fra gli uomini quanto fra gli animali, neppure un cane moverà la lingua, affinché conosciate la distinzione che l’Eterno fa tra gli egiziani e Israele”. CTC 229.3

Mentre Mosè descriveva fedelmente la natura e gli effetti dell'ultima terribile piaga, il re si arrabbiò notevolmente. Era infuriato perché non poteva intimidire Mosè e farlo tremare di fronte all'autorità reale. Ma il servo di Dio si appoggiava su un braccio più potente di quello di ogni monarca terreno. Signs, Mar. 18, 1880 CTC 229.4