Supplemento Al Commentario Biblico Di (Ellen G. White) Volumi Da 1a7 (Vecchio Testamento)

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Capitolo 32:1,2

Il peccato di Aaronne: trascurare di mantenersi dalla parte della verità CBVT7A 80.6

Ripetiamo che il peccato di Aronne fu quello di essere un pacificatore, un conciliatore, quando invece la percezione dovrebbe essere chiara nel discernere il male e presentarlo così com’è, anche quando ci mettiamo in una posizione sgradevole perché i nostri motivi possono essere fraintesi. Non dobbiamo permettere che si faccia del male o si danneggi nessun fratello, nessuna anima con la quale ci relazioniamo. Trascurare di mantenersi dalla parte della verità fu il peccato di Aaronne. Se lui avesse detto la verità chiaramente, il vitello d’oro non sarebbe mai stato fatto. Lo stesso spirito che lo indusse a evitare di dire tutta la verità per paura di offendere, lo portò a praticare una falsità nell’indicare il vitello d’oro come una rappresentazione di Colui che li trasse fuori dall’Egitto. Così una bugia ne attira molte altre. (Letter 10, 1896) CBVT7A 80.7

4, 5 — L’idolo proclamato Dio CBVT7A 81.1

Il risultato dei mormorii e dell’incredulità degli Israeliti fu che Aaronne permise di costruire un vitello d’oro per rappresentare Dio. Proclamò che quell’idolo era Dio, provocando un grandissimo entusiasmo per quel falso dio. (RH Set. 6, 1906). CBVT7A 81.2

19 — Le Tavole della legge volontariamente distrutte CBVT7A 81.3

Con profondo scoraggiamento e ira causate dal grande peccato del popolo, Mosè gettò a terra le tavole di pietra per ordine divino, col proposito di romperle davanti al popolo, dimostrando così che lui aveva rotto il patto che recentemente aveva fatto con Dio. (ST May 20, 1880). CBVT7A 81.4