La mia vita oggi

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La cena nuziale, 18 dicembre

Beati coloro che sono invitati alla cena delle nozze dell’Agnello. Apoc. 19:9 MVO 369.1

Nell’Antico e nel Nuovo Testamento il matrimonio serve come simbolo dell’unione affettuosa e sacra che esiste fra Cristo ed il suo popolo. La gioia di una festa nuziale evocava nella mente di Gesù la gioia del giorno in cui avrebbe introdotto la sua sposa nella casa del Padre ed i riscattati si sarebbero seduti con Lui alla cena nuziale dell’Agnello. Egli disse: “Come la sposa è la gioia dello sposo, così tu sarai la gioia del tuo Dio”. Isaia 62:5, 4. MVO 369.2

“Non ti si dirà più ‘Abbandonata’... ma tu sarai chiamata ‘La mia delizia è in lei’... poiché l’Eterno riporrà in te il suo diletto”. MVO 369.3

“Egli si rallegrerà con gran gioia per via di te... esulterà, per via di te, con gridi di gioia”. Sofonia 3:17. Quando l’apostolo Giovanni ebbe la visione del regno dei cieli, scrisse: “Poi udii come la voce di una gran moltitudine e come il suono di molte acque e come il rumore di forti tuoni, che diceva: Alleluia! poiché il Signore Iddio nostro, l’Onnipotente, ha preso a regnare. Rallegriamoci e giubiliamo e diamo a lui la gloria, poiché son giunte le nozze dell’Agnello, e la sua sposa s’è preparata”. “Beati quelli che sono invitati alla cena delle nozze dell’Agnello”. Apocalisse 19:6, 7, 9. Gesù vedeva in ognuno un candidato per il suo regno. DA 151 MVO 369.4

Ricevuto il regno, Egli verrà in gloria, in qualità di Re dei re e Signore dei signori per la redenzione del suo popolo che sarà invitato a sedere “...a tavola con Abramo e Isacco e Giacobbe, nel regno dei cieli” (Matteo 8:11; cfr. Luca 22:30) per partecipare alla cena delle nozze dell’Agnello. GC, 427 MVO 369.5