La mia vita oggi

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Le promesse di Dio sono per me, 30 novembre

Cantate lodi all’Eterno, voi suoi santi, e celebrate la sua santità, perché la sua ira dura solo un momento, ma la sua benignità dura tutta una vita. Il pianto può durare una notte, ma al mattino erompe un grido di gioia. Salamo 30:4,5 MVO 350.1

Cancellare le promesse di Dio dalla Parola sarebbe come cancellare il sole dal cielo. Non ci sarebbe nulla per rallegrare la nostra esperienza religiosa. Dio ha seminato le sue promesse nella Sua Parola per indurci ad avere fede in Lui. Con queste promesse, Egli solleva il velo dell’eternità, permettendoci di apprezzare uno scorcio dell’indescrivibile ed eterno peso di gloria che attende il vincitore. Cerchiamo di avere la pace in Dio. Lodiamolo per averci dato una così gloriosa rivelazione dei suoi propositi. Lungo tutto il nostro cammino Dio semina i fiori della promessa per illuminare e abbellire il nostro cammino. Ma molti si rifiutano di raccogliere quei fiori, e invece raccolgono le spine e i cardi. Ad ogni passo piangono e gemono, quando potrebbero gioire nel Signore, perché Egli ha così abbellito la via che conduce al Cielo. Quando contempliamo le promesse di Dio troviamo conforto, speranza e gioia, perché sono le parole dell’Infinito. Per apprezzare adeguatamente queste preziose promesse dobbiamo studiarle attentamente ed esaminarle da vicino: quanta gioia potremmo godere nella vita, quanta bontà nel nostro carattere se fossimo disposti ad appropriarci di queste promesse! Mentre camminiamo sul sentiero che conduce al cielo, parliamo delle benedizioni disseminate lungo il sentiero. Quando pensiamo alle dimore che Cristo sta preparando per noi, dimentichiamo i tanti problemi che affrontiamo ogni giorno. Ci sembra di respirare l’atmosfera del cielo, verso il quale stiamo viaggiando e ci sentiamo rasserenati e confortati... Onoriamo Dio tessendo più elementi del mondo celeste e di Cristo nella nostra vita. YI, Jan. 23, 1902 MVO 350.2

Le promesse infallibili di Dio manterranno il vostro cuore in perfetta pace. Lettera 27, 1886 MVO 350.3