La mia vita oggi

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Il ringraziamento di Geremia, 19 novembre

È una grazia dell’Eterno che non siamo stati interamente distrutti, perché le sue compassioni non sono esaurite. Si rinnovano ogni mattina; grande è la tua fedeltà. Lam. 3:22,23 MVO 339.1

Il profeta fedele riceveva quotidianamente le forze per sopportare le sue prove (Geremia 20:11, 13). Le esperienze fatte da Geremia, quando era giovane e successivamente nel corso del suo ministero, gli insegnarono la lezione che “Nessuno sa scegliere la giusta via, nessuno sa decidere bene per la propria vita”. Imparò a pregare: “Correggi il tuo popolo, Signore, ma non essere troppo duro con noi. Non trattarci con ira: per noi sarebbe la fine!” (Geremia 10:23, 24). MVO 339.2

Quando fu chiamato ad affrontare sofferenze e disperazione, quando fu tentato di dire: “Non c’è più futuro per me, è finita la speranza che mi veniva dal Signore” si ricordò le benedizioni divine e gridò con entusiasmo: “... la bontà del Signore non è finita, il suo amore continua, la sua bontà si rinnova ogni mattino, la sua fedeltà è grande...” (Lamentazioni 3:18, 22-25). PK 420, 421 MVO 339.3

Molti cristiani professi si soffermano troppo sull’aspetto triste della vita, quando possono gioire della luce; si lamentano quando dovrebbero essere contenti; parlano di prove, quando dovrebbero offrire lodi per le ricche benedizioni di cui godono. Guardano alle cose spiacevoli, accumulano delusioni ed afflizioni e, di conseguenza, sono pieni di tristezza e tribolazioni. Se avessero contato le numerose benedizioni ricevute, avrebbero dimenticato di menzionare le loro preoccupazioni. MVO 339.4

Se ogni giorno si accorgessero di tutti i favori ricevuti, se conservassero nella mente i preziosi ricordi delle attenzioni ricevute, troverebbero il tempo per rendere grazie e lode al Donatore di ogni bene. Signs, feb. 12, 1885 MVO 339.5