La mia vita oggi

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Cristo era obbediente, 22 ottobre

Ed egli scese con loro, tornò a Nazareth e stava loro sottomesso. E sua madre serbava tutte queste parole nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, in statura e in grazia davanti a Dio e agli uomini. Luca 2:51,52 MVO 310.1

Nonostante la Sua sacra missione e la Sua eccelsa relazione con Dio, della quale era pienamente consapevole, non si considerava esente dai doveri pratici della vita. Egli era il Creatore del mondo, e tuttavia accettò gli obblighi e i doveri che aveva verso i suoi genitori terreni, ubbidendo ai loro desideri, partì con loro da Gerusalemme dopo la Pasqua, e fu loro soggetto. MVO 310.2

Si sottomise totalmente all’autorità genitoriale e riconobbe gli obblighi di un figlio, un fratello, un amico e un cittadino. Compì i doveri verso i genitori terreni con rispetto e cortesia. Era il Monarca del cielo; era il grande Comandante celeste; gli angeli si dilettavano nel compiere la sua volontà, ora il divino Gesù divenne un servo volenteroso, un figlio allegro e obbediente. Nulla poteva impedirgli di adempiere il fedele servizio che ci si aspetta da un figlio. Non intendeva fare nulla di straordinario che lo distinguesse dagli altri giovani, né proclamasse la sua origine celeste. Persino i suoi amici e parenti, non videro alcun segno particolare della sua divinità in tutti gli anni della Sua vita vissuta tra gli altri giovani. Cristo era calmo, altruista, gentile e sempre ubbidiente... Nella Sacra Scrittura c’è una importante lezione da imparare per tutti i genitori e i figli riguardo l’infanzia e la giovinezza di Cristo. Fu il nostro esempio in tutte le cose. Il fatto che venga fatto un breve commento sull’infanzia e l’adolescenza di Cristo indica a genitori e figli che più passa inosservato il periodo dell’infanzia e della gioventù, e più per i bambini sarà naturale essere liberi da eccitazioni artificiali, saranno più sicuri, favorevoli alla formazione di un carattere puro, semplice e di vero valore morale. YI, Feb. 1873 MVO 310.3