Come Conoscere Meglio Il Signore

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Uniti in fratellanza, 4 aprile

“In verità io comprendo che Dio non usa alcuna parzialità; ma in qualunque nazione chi lo teme e opera giustamente, gli è gradito”.Atti 10:35 CMS 102.1

Gesù insegnò che la religione della Bibbia non può essere concepita per esclusione egoistica, né per il godimento personale, ma per essere condivisa con gli altri come genuina bontà per il loro bene... La vita di Gesù era libera da ogni orgoglio e ostentazione... Egli è il Creatore di tutti i mondi; testimoniò di Sé stesso mentre era sulla terra dicendo che “le volpi hanno delle tane e gli uccelli del cielo dei nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha neppure dove posare il capo”. Matteo 8: 20... Egli era la Maestà del cielo, il Re della gloria, eppure nella Sua vita umana era paziente, gentile, cortese, benevolo, pieno di amore per i bambini piccoli e pieno di pietà e compassione per i tentati, i provati e gli oppressi. Dio di sé disse: “Lo Spirito del Signore è sopra di me, perché mi ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha mandato per guarire quelli che hanno il cuore rotto, per proclamare la liberazione ai prigionieri e il recupero della vista ai ciechi, per rimettere in libertà gli oppressi”. Luca 4:18,19 Venendo sulla terra per compiere una missione così misericordiosa, era ancora senza casa e spesso affamato e assetato. Gli uomini della sua stessa nazione lo cacciarono con astuzia e intrighi, con gelosia e odio... Morì di una morte vergognosa compiendo un sacrificio completo, affinché nessuno dovesse perire, ma affinché tutti potessero pentirsi. Fece un’espiazione per ogni anima pentita e credente, in modo che tutti potessero comprendere che Egli è un portatore di peccato. Se coloro che credono in Lui metteranno le Sue parole in pratica; se seguiranno il Suo esempio e diventeranno una preziosa luce per il mondo, lo faranno perché nessuna filosofia umana può realizzare questo piano. Le lezioni di Cristo gettano le fondamenta per una religione in cui non c’è nessuna casta — dove ebrei e gentili, liberi e oppressi, vivono in una fratellanza comune, uguali davanti a Dio, perché tutti loro sono rami della vite vivente; perché credono in Cristo come loro personale Salvatore. The Youth’s Instructor, August 16, 1894. CMS 102.2