Nei Luoghi Celesti

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Collaborazione tra Dio e l’uomo, 30 maggio

Le tue mani mi hanno fatto e formato; dammi intelligenza perché possa imparare i tuoi comandamenti. Salmo 119:73 LC 161.1

Il corpo umano è l’opera di Dio. Gli organi con le loro diverse funzioni sono stati creati da Lui. Il Signore ci fornisce il cibo e da bere, affinché possiamo coprire le necessità del corpo. Ha dato alla terra diverse proprietà per la crescita del cibo per i Suoi figli. Dà il sole e la prima e l’ultima pioggia. Tutto questo sono i Suoi doni... Ma tutte queste benedizioni non rispecchiano in noi la Sua immagine morale se non cooperiamo con Lui, se non compiamo uno sforzo per conoscere noi stessi, al fine di capire come prenderci cura del delicato meccanismo umano. L’uomo deve aiutare diligentemente a mantenersi in armonia con le leggi della natura. Colui che coopera con Dio nell’opera di mantenere questo meraviglioso meccanismo in ordine, che consacra tutti i suoi poteri a Dio, cercando intelligentemente di obbedire alle leggi della natura, è registrato nei libri del cielo. LC 161.2

Dio ha dato all’uomo terra da coltivare, ma affinché il raccolto possa essere mietuto, ci deve essere un’azione armoniosa tra divino e le agenzie umane. L’aratro e gli altri strumenti di lavoro devono essere utilizzati al momento giusto. Il seme deve essere seminato nella giusta stagione. L’uomo non deve fallire nel fare la sua parte in questi compiti. Se egli è negligente, la sua infedeltà testimonia contro di lui. Il raccolto è proporzionato all’energia che ha speso. Questo vale anche per le cose spirituali... Ci deve essere una collaborazione, una relazione divina tra il Figlio di Dio e il peccatore pentito. Noi tutti siamo figli e figlie di Dio. A tutti coloro che lo hanno ricevuto, egli ha dato l’autorità di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome. (Giovanni 1:12) Cristo offre la misericordia e la grazia in abbondanza a tutti quelli che credono in Lui. Egli adempie i termini su cui poggia la salvezza. Tuttavia, dobbiamo fare la nostra parte accettando la benedizione con fede. Come Dio lavora, così deve lavorare anche l’uomo. Respingere le tentazioni è il compito dell’uomo mediante la grazia e il potere che vengono da Dio. In questo modo, l’uomo diventa collaboratore di Cristo. ST Feb. 27, 1901 LC 161.3