Nei Luoghi Celesti

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La dolce comunione con il nostro Salvatore, 6 marzo

Quello che abbiamo visto e udito, noi ve lo annunziamo, affinché anche voi abbiate comunione con noi; e la nostra comunione è col Padre e col suo Figlio, Gesù Cristo. 1 Giovanni 1:3 LC 74.1

È il nostro privilegio gustare la dolcezza della comunione con un Salvatore crocefisso e risorto. Ma affinché questo si realizzi, l’Io deve arrendersi a Dio. L’autoindulgenza non permette di seguire Cristo. Più l’Io è esaltato, più la spiritualità diminuisce. I nostri occhi devono essere rivolti a Cristo e non a noi stessi. Non possiamo permettere di separarci da Cristo. Dobbiamo continuare a guardare a Gesù, autore e testimone della nostra fede... LC 74.2

Quando comunichiamo con Cristo, scende nelle nostre anime la preziosa luce, che a sua volta dobbiamo rifletterla sugli altri. Dobbiamo avere la presenza di Cristo sempre davanti a noi come esempio di perfezione.Letter 48, 1903 LC 74.3

La comunione con Dio ravviva l’anima. Non è un qualcosa che possiamo interpretare, un qualcosa che possiamo rivestire con belle parole. È un’esperienza autentica che rende le nostre parole di grande valore. La comunione con Dio ci dà un’esperienza quotidiana, ci rende gioiosi. LC 74.4

Coloro che hanno questa unione con Cristo lo testimoniano attraverso parole e azioni. Unità, comunione con gli altri e con Cristo, sono il frutto di ogni ramo della vite vivente. La testimonianza di un’anima purificata e rinata, è chiara e distinta... Sapere che Dio è presente nei nostri cuori e nella nostra mente, avere una conoscenza di Lui, significa avere una stretta comunione con Lui come Redentore. Ottenere questa comunione si può soltanto attraverso una sincera obbedienza... Seguendo l’esempio di Cristo in ogni Sua azione disinteressata, confidando nei Suoi meriti come bambini piccoli e obbedendo ai Suoi comandi, riceveremo l’approvazione di Dio. Cristo rimarrà nei nostri cuori e la nostra influenza sarà fragrante per mezzo della Sua giustizia. RH June 30, 1910 LC 74.5