Nei Luoghi Celesti

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La beata speranza, 11 dicembre

... aspettando la beata speranza e l’ apparizione della gloria del grande Dio e Salvatore nostro, Gesú Cristo. Tito 2:13 LC 363.1

Gesù aveva detto: lo vado a prepararvi un posto, affinché dove sono io siate anche voi. Giovanni 14:2 Noi dovremo abituarci a godere della luce del Suo prezioso volto... Il mio cuore trema dalla gioia per questa promessa. Siamo quasi a casa. Paradiso! Dolce paradiso! E la casa eterna. La mia felicità è grande quando penso che Gesù è vivo. La mia anima dice: “Vi è pienezza solo in Gesù, un dono per ciascuno di noi. Perché allora dovremmo morire di fame in terre straniere”? Ho fame e ho sete di salvezza ma ogni cosa accadrà a suo tempo e secondo il volere di Dio. Abbiamo una buona speranza attraverso Gesù. Egli è sicuro e affidabile; ci dà consolazione nelle afflizioni, ci dà gioia nell’angoscia, ci ha promesso l’immortalità e la vita eterna... LC 363.2

I tesori del mondo non significano nulla per noi, perché abbiamo la speranza di raggiungere l’immortalità, un tesoro che è durevole, incorruttibile, incontaminato ed eterno. I nostri corpi possono morire ed essere posti nella tomba, tuttavia la benedetta speranza vive fino alla resurrezione, quando la voce di Gesù ci chiamerà dalla polvere. Allora godremo la pienezza della benedetta e gloriosa speranza. Sappiamo in chi abbiamo creduto. Non dobbiamo né correre né lavorare invano. Davanti a noi c’è una ricca ricompensa: il premio per cui abbiamo corso, e se preserveremo fino alla fine con coraggio, di certo lo riceveremo... LC 363.3

Sapendo che c’è speranza per noi, allora perché ci allontaniamo dalla fontana? Perché non veniamo a bere da essa affinché le nostre anime possano essere rinfrescate e rifiorire in Dio? Perché ci aggrappiamo alle cose terrene? C’è qualcosa di meglio del nostro mondo. I nostri pensieri devono volgersi alle cose celesti. Oh, cerchiamo di dimorare nel carattere di Gesù che è immacolato; cerchiamo di diventare simili a Lui. Cerchiamo quindi di camminare con coraggio e con fede in Dio. Letter 9, 1856 LC 363.4