Nei Luoghi Celesti

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il mondo deve essere avvertito, 29 novembre

E questo evangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo in testimonianza a tutte Le genti, e allora verrà La fine. Matteo 24:14 LC 350.1

Come i raggi del sole illuminano gli angoli più remoti della terra, così Dio vuole che la luce del Vangelo giunga a tutti i suoi abitanti... LC 350.2

In questo tempo, quando il nemico opera come non mai per assorbire le menti di uomini e donne, dovremmo lavorare uniti per affrontare questo maggiore impegno. Con diligenza e disinteressamento, dobbiamo proclamare l’ultimo messaggio di misericordia nelle città, nelle strade e nei vicoli. È necessario raggiungere tutte le classi sociali. Durante il nostro ministero, ci incontreremo con diverse nazionalità. Nessuno deve rimanere senza un avvertimento. Gesù è il dono di Dio per il mondo, e non solo per le classi più elevate o per una sola nazione ad esclusione delle altre. La Sua grazia salvifica deve circondare tutta la terra. Chi vuole, può bere l’acqua della vita. Tutto il mondo deve udire il messaggio di verità presente... LC 350.3

Il regno della grazia di Dio si stabilisce ogni volta che i peccatori si affidano alla sovranità del Suo amore. Ma il regno di gloria si realizzerà solo al ritorno di Cristo. Poi il regno, il dominio e la grandezza dei regni sotto tutti i cieli saranno dati al popolo dei santi dell’Altissimo; il suo regno è un regno eterno, e tutti i domini lo serviranno e gli ubbidiranno (Daniele 7:27). LC 350.4

Le porte del cielo devono essere ancora innalzate, e con migliaia e di migliaia di santi, il nostro Salvatore uscirà come Re dei re e Signore dei signori (1 Timoteo 6:15). L’Eterno sarà re su tutta la terra; in quel giorno ci sarà soltanto l’E terno e soltanto il Suo nome (Zaccaria 14:9). Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Ed egli abiterà con loro; e essi saranno suo popolo e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio (Rivelazione 21:3). LC 350.5

E questo evangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo in testimonianza a tutte le genti, e allora verrà la fine. RH Nov. 14, 1912