Nei Luoghi Celesti

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Novembre

La nostra missione nel mondo, 1 novembre

Come tu hai mandato me nel mondo, così ho mandato loro nel mondo. Giovanni 17:18 LC 322.1

La separazione dal mondo, in obbedienza al comando divino, ci rende inadatti all’opera che il Signore ci ha lasciato? Ci impedirà di fare del bene a chi ci circonda? No! Più forte è la comunione con il cielo, maggiore sarà il nostro potere. Dovremo studiare il modello di Cristo affinché il Suo spirito possa dimorare in noi. Il Salvatore non fu considerato né esaltato e nemmeno onorato dal mondo. Non trascorse il Suo tempo in mezzo a coloro che cercavano i piaceri e gli agi della vita. Egli ha lavorato per aiutare coloro che avevano urgente bisogno, per salvare il perduto, per sollevare il prostrato, per spezzare il giogo dell’oppressione di quelli che erano in schiavitù, per guarire gli afflitti e per pronunciare parole di comprensione e di consolazione per l’angosciato e triste. Siamo tenuti a seguire il Suo esempio. Più riceviamo lo spirito di Cristo, più possiamo aiutare i nostri simili. Con il Suo Spirito possiamo benedire e consolare gli afflitti... LC 322.2

Il tempo delle prove sta per scadere... Presto ci sarà data la possibilità per l’ultima preghiera per i peccatori, per l’ultimo avvertimento e l’ultima supplica. Poi, la dolce voce della misericordia non si sentirà più. Questo è il motivo per cui Satana sta compiendo sforzi così potenti per trattenere uomini e donne nella sua trappola... Il nemico sta giocando con la vita di ogni anima. Sta facendo di tutto per rimuove da noi tutto ciò che è di natura spirituale, e al posto delle preziose grazie vuole infiltrare nei nostri cuori odio, malizia, gelosia, amore per l’io, amore per il piacere, orgoglio ecc. Dobbiamo fortificarci continuamente contro il nemico, perché se non stiamo attenti, se non preghiamo, questi mali entreranno nel cuore e convertiranno in male tutto ciò che è buono in noi. RH jan. 2, 1900 LC 322.3

Quanto è grande la responsabilità che è stata posta sui discepoli di Cristo! Quanto è imperativo il dovere di riflettere la luce del cielo su un mondo avvolto dalle tenebre. Più l’oscurità è profonda intorno a noi, più la luce che diffondiamo deve essere luminosa. RH Oct. 23, 1888 LC 322.4