Nei Luoghi Celesti

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Gestione dei rapporti dannosi,12 ottobre

Se tuo fratello ha peccato contro di te, va’ e riprendilo fra te e lui solo; se ti ascolta, tu hai guadagnato tuo fratello. Matteo 18:15 LC 301.1

..Prima di tutto — scrive l’apostolo - un intenso amore gli uni per gli altri, perché «l’amore coprirà una moltitudine di peccati” (1 Pietro 4:8). Non ascoltate le critiche contro un fratello o una sorella. Siate molto cauti nel rimproverare chiunque. Informatevi presso colui che accusa, se ha obbedito alla Parola di Dio riguardo a ciò che vuole fare o dire. Cristo ha lasciato istruzioni esplicite su cosa dovrebbe essere fatto. Confessate la vostra colpa solo al fratello al quale avete fatto un torto. Non vi scusate, dicendo: ‘Non c’è nulla di personale tra me e te. Le regole che ci sono state date da Cristo sono definite con precisione, così esplicite, che questa scusa non ha il fondamento. Qualsiasi cosa accade tra te e l’accusato, l’ingiunzione di Cristo è la stessa. Tuo fratello ha bisogno di aiuto. Digli personalmente che girano voci a suo proposito. Dagli l’opportunità di spiegarsi. È possibile che queste voci siano false e che ogni difficoltà può essere messa a posto con una semplice spiegazione. Questo comportamento è dovuto al fatto che a ognuno capita di sbagliare. Gesù tramite Paolo ci dice: Se uno è sorpreso in qualche fallo, voi che siete spirituali, rialzatelo con spirito di mansuetudine. Ma bada bene a te stesso, affinché non sii tentato anche tu (Galati 6:1). Queste parole sono disposizioni del Cielo e devono essere introdotte nella pratica quotidiana. Se uno ha sbagliato, invece di denunciare il suo sbaglio a qualcun altro, vada prima da colui che ha sbagliato, trattandolo con rispetto e tenerezza, come tu stesso vorresti essere trattato se fosti al suo posto, e dirgli del suo errore. Invece di parlare con la persona interessata della sua colpa, lo si giudica con gli altri e non si fa nessun sforzo per salvare diretto interessato, dicendogli che è in pericolo, come Dio può giustificare comportano in modo così crudele? Il Signore dice: Non c’è nessuno giusto, nemmeno uno (Romani 3:10). Tutti hanno la stessa natura peccaminosa. Tutti sbagliano. Nessuno è perfetto. Il Signore Gesù è morto a causa di tutti i nostri peccati, ma è anche pronto a perdonare a chi lo chiede con pentimento. Non è nostro compito condannare. Lo stesso Cristo non è venuto per condannare ma per salvare. MS 31, 1911 LC 301.2