Nei Luoghi Celesti

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Membri della famiglia di Dio,2 ottobre

Voi dunque non siete più forestieri né ospiti, ma concittadini dei santi e membri della famiglia di Dio, edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Gesù Cristo stesso la pietra angolare. Efesini 2:19,20 LC 291.1

Il Signor Gesù sta realizzando degli esperimenti nei cuori umani per mezzo della manifestazione della Sua misericordia e abbondante grazia. Lui effettua in noi trasformazioni così sorprendenti, che Satana, con tutto il suo vanto, con tutti i suoi seguaci uniti contro Dio e contro le leggi del Suo governo, si ferma a guardarli come una forza inespugnabile davanti ai suoi sofismi e inganni. Essi sono per lui un mistero incomprensibile. Gli angeli del Signore contemplano con stupore e gioia gli uomini caduti, una volta figli dell’ira, ora, attraverso gli insegnamenti di Cristo, trasformati alla Sua immagine per essere figli e figlie di Dio, e per svolgere un ruolo importante nei misteri del cielo.TM 18 LC 291.2

Il Signore ha provvisto la Sua chiesa di talenti e benedizioni, affinché essa sia perfetta in Lui e possa presentare al mondo un’immagine delle Sue capacità, per rappresentare una costante esemplificazione di un altro mondo, quello eterno, dove le leggi sono superiori alle leggi terrene. La Sua chiesa sulla terra deve essere un tempio del modello divino... La chiesa dotata della giustizia di Cristo è la Sua depositaria, nella quale le ricchezze della Sua misericordia, del Suo amore, e della Sua grazia devono apparire nella piena manifestazione finale. Nella preghiera d’intercessione Gesù parla del grande amore del Padre verso di noi e verso Lui stesso, l’Unigenito Figlio, e che noi saremo sempre uniti con Cristo nel Padre. Tutto questo costituisce una meraviglia per la moltitudine celeste, ed è la loro grande gioia. Il dono del Suo Spirito, ricco, completo e abbondante, per la Sua chiesa è come un muro di fuoco che la circonda, contro il quale le potenze dell’inferno non prevarranno mai. Cristo guarda i Suoi figli come ricompensa delle Sue sofferenze, della Sua umiliazione, del Suo amore, e corona della Sua gloria, essendo Lui stesso il centro dal quale irradia ogni gloria. Ibıd., 17, 18, 19 LC 291.3