Nei Luoghi Celesti

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Le nuvole passeranno, 24 settembre

Un cuore gioioso rende il viso raggiante, ma per l’afflizione del cuore lo spirito è abbattuto. Proverbi 15:13 LC 282.1

La sofferenza va e viene, e questo può diventare troppo per chiunque di noi. Nondimeno dovremmo soffermarci su ciò che è piacevole, sulla luce di cui abbiamo bisogno. Quando la natura in inverno viene coperta di ghiaccio, non permettiamo che anche la nostra allegria geli. Non disperiamoci a causa di giornate lugubri e venti agghiaccianti. Anzi, la nostra immaginazione tenti di raggiungere la primavera con il suo calore, la sua vita e la sua bellezza. Nel frattempo, mentre aspettiamo che la natura rispristina la sua freschezza e gioia, ci godiamo i raggi del sole che ci vengono dati. LC 282.2

Se in questo istante una nuvola ha coperto i raggi luminosi del sole e siamo rimasti nell’ombra, dovremmo preoccuparci e ribellarci per questo? Dovremmo dimenticare tutto ciò che è luminoso e adorabile intorno a noi? No! Dovremmo dimenticarci della nuvola e ricordare che il sole è proprio dietro ad essa, pronta a risplendere di nuovo in modo ancora più luminoso, e quindi apprezzarlo. LC 282.3

Dio non vuole che trascorriamo le nostre vite nello sconforto e nell’oscurità, facendo di un problema una montagna. Così facendo non solo ci rendiamo infelici, ma annebbiamo la felicità di chi ci circonda. Non dobbiamo soffermarci sulle ombre scure che appaiono nelle nostre vite ma, piuttosto aprire gli occhi e risvegliare i nostri sensi per vedere e apprezzare molte benedizioni che ci circondano, e che dovrebbero renderci non solo grati ma anche felici. È la volontà di Dio di essere allegri. Dobbiamo aprire i nostri cuori ai raggi del sole. Ogni raggio di sole, oltre ad illuminare la natura che ci circonda, può risvegliare in noi sentimenti di amore e bontà. Coloro che vengono in contatto con noi si interessano delle nostre azioni e delle nostre parole, siano esse buone o sbagliate. Possiamo inconsciamente diffondere la fragranza del nostro carattere nell’atmosfera che ci circonda, oppure avvelenarla con pensieri, parole e azioni che hanno un’influenza deleteria. Ibıd 23-25 LC 282.4