Nei Luoghi Celesti

22/367

Cooperare con il cielo, 21 gennaio

Compite la vostra salvezza con timore e tremore, poiché Dio è colui che opera in voi il volere e l’operare, per il suo beneplacito. Filippesi 2:12,13 LC 27.1

Nell’opera di salvezza dell’anima, l’uomo dipende interamente da Dio. Non può di per sé muovere un passo verso Cristo a meno che lo Spirito di Dio non lo guidi sempre, fintanto ché l’uomo non lo respinge. LC 27.2

Lo Spirito mostra costantemente all’anima la volontà di Dio, e quindi una presenza divina le è vicina, e se la mente risponde, se il cuore l’accoglie, Gesù dimorerà in lei. Lo Spirito di Dio non propone di fare la nostra parte sia nel volere sia nel fare... LC 27.3

Non appena subordiniamo la nostra volontà a quella di Dio, la grazia di Cristo è pronta a cooperare con l’agente umano; ma Egli non farà il nostro lavoro indipendentemente dalla nostra risoluzione e decisione. La conversione non avviene solo per l’abbondanza della luce ricevuta o dalle prove che sono state accumulate. Quando l’uomo accetta la luce, risveglia in sé una volontà che riconoscerà la Verità e la rettitudine, e di conseguenza coopererà con le agenzie celesti nella salvezza dell’anima. LC 27.4

Se il peccatore o l’impenitente rovescia il sistema della disobbedienza e del peccato, la luce celeste può scendere su di lui, spezzando le menzogne e l’inganno... Non obbedite alla voce dell’ingannatore, perché la sua volontà non è in armonia con quella di Dio... La salvezza è in gioco. L’agente umano è disposto a cooperare con il divino che opera in voi il volere e l’operare? LC 27.5

Se l’uomo sottomette la propria volontà a quella di Dio è perché si è arreso completamente a Lui. Egli farà ogni sforzo per abbattere ogni ostacolo per mantenere il suo cuore aperto affinché la sua anima non sia distrutta dal nemico. Se egli apre il suo cuore, Gesù entrerà per rimanere come un ospite gradito. RH Letter 135, 1898 LC 27.6