Nei Luoghi Celesti

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Agosto

Siamo proprietà di Dio,1 agosto

Riconoscete che l’Eterno è DIO; è lui che ci ha fatti e non noi da noi stessi; noi siamo il suo popolo e il gregge del suo pascolo. Salmo 100:3 LC 227.1

Dio ha creato l’uomo con tutte le facoltà necessarie per il corpo, l’anima e lo spirito. Il Signor Gesù lo ha comprato con il prezzo del proprio sangue, che nessuno potrà mai competere con questo sacrificio. Che cosa può offrire l’uomo a Dio che non è già di proprietà del Signore? Ogni facoltà che l’uomo possiede è di proprietà di Dio. Questo significa che ogni nostra esperienza fin dall’inizio è stata posta su Cristo. Imparare la misericordia e l’umiltà del cuore ci rende partecipi delle sofferenze di Cristo e apprezzare le Sue virtù. La nostra costante preghiera dovrebbe essere: “Dammi il Tuo potere affinché io non cada in tentazione; non permettere che il mio cuore si riempia di piani ambiziosi per esaltare me stesso. Insegnami come liberarmi dell’Io, affinché io possa ricevere la grazia di Cristo e avere quell’amore che Cristo insegna dicendo: Amatevi gli uni gli altri; come io vi ho amato, anche voi amatevi gli uni gli altri. (Giovanni 13:34) Se io voglio elargire la grazia agli altri, prima devo riceverla io. Signore, concedi all’anima mia la Tua vicinanza, affinché io possa imparare ad amare i miei fratelli. Aiutami o Signore a capire che sono incapace di fare qualsiasi cosa senza la Tua guida. L’io sarà sempre presente in me a meno che Tu non intervieni e non mi liberi...” LC 227.2

Il nostro compito individuale è quello di imitare il carattere di Cristo, Colui che ha dato la Sua vita affinché noi potessimo vivere. Dobbiamo testimoniare davanti al mondo che siamo figli di Dio, acquistati con il prezzo del Suo sangue, e che portiamo frutti di questo riscatto per mezzo dell’amore e della gentilezza, mostrando cosa significa osservare i comandamenti di Dio. La grazia che ci viene concessa non ha prezzo. Essa è il nostro tesoro più prezioso, è sacra, ed è indispensabile per salvare le anime. Cristo vuole condividerla per mezzo di noi. Essa è rivelazione dell’onore e della gloria di Dio. Ignoreremo questo dono? Ignoreremo il Donatore? MS 182, 1903 LC 227.3