Nei Luoghi Celesti

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Ampio cerchio d’amore degli sposi, 19 luglio

Il marito renda alla moglie il dovere coniugale, e ugualmente la moglie al marito. 1 Corinzi 7:3 LC 213.1

Il privilegio dei mariti e delle mogli si poggia sul rispetto e sul dovere di mantenere vivi i loro sentimenti d’amore nella loro intimità reciproca. Anche se la manifestazione d’amore per l’uno o l’altro è giusta, può anche sfociare il malcontento sia nella coppia sposata che in quella non sposata. Ci sono persone di mentalità e di carattere completamente diversi, ma che si amano devotamente e in modo sano come quelli che hanno imparato a manifestare il loro affetto liberamente; ma c’è il pericolo che, al contrario, queste persone che sono più riservate, saranno mal giudicate e messe in svantaggio. La moglie dovrebbe appoggiarsi a suo marito con rispetto, in modo corretto e salutare, manifestando forte affetto e fiducia nell’uomo che ha scelto come compagno di vita... LC 213.2

È un gran privilegio ed un dovere solenne per un cristiano di far felice l’altra persona nella vita coniugale; ma esiste un pericolo reale che la coppia si chiuda in sé stessa, dandosi tutto l’affetto reciproco con piena soddisfazione per questo tipo di vita. LC 213.3

Invece di soffocare il loro amore chiudendosi in sé stessi, dovrebbero cogliere ogni opportunità di contribuire al bene degli altri, dimostrando affetto in un amore casto e santificato per le anime che agli occhi di Dio sono preziose come loro stessi, essendo stati comprati con il sangue dell’Unigenito Figlio di Dio. Parole gentili, sguardi di comprensione, espressioni di apprezzamento, sarebbero per molti che stanno lottando e si sentono soli, come un bicchiere d’acqua fresca per un’anima assetata. Una parola di comprensione, un atto di gentilezza, solleverebbero pesi che poggiano pesantemente su alcune spalle. I consigli, le ammonizioni, gli avvertimenti che provengono da un cuore santificato e pieno d’amore, devono essere altrettanto benvenuti come le parole d’amore e le espressioni d’apprezzamento. Ogni parola o azione di bontà altruistica verso le anime con cui siamo in relazione è un’espressione dell’amore che Gesù ha manifestato per tutta la famiglia umana. Letter 76, 1894 LC 213.4