Nei Luoghi Celesti

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Nostro supremo dovere, 13 luglio

Il Dio di ogni grazia, che vi ha chiamati alla sua eterna gloria in Cristo Gesù, dopo che avrete sofferto per un po’ di tempo, vi perfezionerà egli stesso, vi renderà fermi, vi fortificherà e vi stabilirà saldamente. 1 Pietro 5:10 LC 207.1

L’uomo imperfetto ha detto che non è possibile raggiungere la perfezione di Cristo. Nondimeno, tutti quelli che si considerano essere figli di Dio e discepoli di Cristo, devono testimoniarlo al mondo. Gli infedeli non sanno che l’aiuto celeste può essere dato a tutti quelli che lo cercano per fede. È stato preso ogni provvedimento per ogni anima che vorrà essere partecipe della natura divina, affinché possa essere completa in Gesù Cristo. Ogni difetto deve essere individuato e quindi decisamente sradicato dal carattere. Il popolo di Dio deve trasformare ogni azione in devozione. La fine di uno sradicamento è l’inizio del prossimo da affrontare. Quindi, il carattere cristiano si manifesta in una vita di continua obbedienza e servizio a Gesù Cristo. LC 207.2

Indipendentemente dagli impegni di lavoro che gli uomini possono assumere, i cristiani devono prendere il loro giogo e portarlo a Cristo. Solo così essi dimostrano la loro fedeltà. Devono considerarsi vincolati da obblighi superiori. Il Maestro, Gesù Cristo, ha posto il Suo giogo su ogni suo discepolo. Ogni discepolo accetta il giogo di Cristo mediante il servizio che è dedicato a Lui. Qualunque cosa, di qualsiasi natura essa sia, che rischia di rovinare o ostacolare il perfetto servizio a Dio, dev’essere interrotto... LC 207.3

Il Signore ha unito espressamente la Sua natura con l’umanità, affinché diventasse un oggetto distinguibile e definito per la nostra contemplazione e il nostro amore. Egli ci invita ad avvicinarci a contemplare la grande luce, il Dio invisibile, Colui che si è rivestito d’umanità, che emette una gloria così tenera e sottomessa da permette ai nostri occhi di sopportare la Sua vista. Cristo è la luce del cielo. Nel Suo volto possiamo vedere il riflesso di Dio. Non dimentichiamo la preghiera di Cristo, affinché siamo tutt’uno con Lui, come Lui è con il Padre, e possiamo essere con Lui e vedere la Sua gloria. Letter 117, 1896 LC 207.4