Cristo Innalzato Come Figlio Di Dio

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Luglio

Cristo è il nostro Sommo Pastore, 1 luglio

E quando apparirà il sommo pastore, riceverete la corona della gloria che non appassisce. 1 Pietro 5:4 CIF 192.1

La vita di un pastore è molto scrupolosa. Egli è obbligato a sorvegliare il suo gregge giorno e notte, perché le bestie selvagge, sempre in agguato, non causino gravi danni. Sebbene Giacobbe avesse un certo numero di servitori che lo aiutassero a prendersi cura delle greggi sue e di Labano, tuttavia la responsabilità ricadeva su di lui. In alcune stagioni dell’anno era costretto a rimanere con gli animali giorno e notte per proteggerli. Per esempio nella stagione della siccità doveva badare a dissetare le bestie, e nella stagione fredda doveva evitare che si raffreddassero durante le notti gelide. Le greggi correvano il pericolo di essere rubate da pastori senza scrupoli, che desideravano arricchirsi sottraendo il bestiame al loro vicino. CIF 192.2

La vita di un pastore è una vita di cure costanti per il gregge. Nessuno è qualificato come pastore se non è misericordioso, coraggioso ed è perseverante. Giacobbe era capo pastore e aveva sotto di lui pastori che erano chiamati servi. Il capo pastore affidava il gregge alle loro cure e chiedeva con severità di mantenere il gregge in perfette condizioni perché si potessero incrementare. Se mancava un capo del bestiame, il pastore capo subiva una perdita. CIF 192.3

La relazione di Cristo, con il Suo popolo, è paragonata a quella di un pastore. Dopo la caduta dell’uomo, vide le Sue pecore in una condizione pietosa, vicine a una totale distruzione. Egli lasciati gli onori e la gloria della Sua dimora celeste divenne un pastore per salvare le pecore erranti vicine alla morte. La Sua voce persuasiva fu ascoltata, e il gregge rientrò all’ovile protetto dai ladri. L’ovile era un luogo che riparava dal caldo torrido o dal freddo. Le cure del pastore furono per il bene delle Sue pecore; nutrì le più deboli e si prese cura delle sofferenti; i piccoli agnelli li portava, perfino, sulle Sue spalle. Le Sue pecore lo amano, riconoscono la Sua voce quando egli parla, ed esse lo seguono. “Non seguiranno però alcun estraneo, ma fuggiranno lontano da lui, perché non conoscono la voce degli estranei”. Giovanni 10:5 Cristo dice: “Io sono il buon pastore; il buon pastore depone la sua vita per le pecore”. Giovanni 10:11 Egli affida le Sue pecore ai Suoi collaboratori e raccomanda ai quei servi di prendersi cura del Suo gregge con la stessa attenzione che Lui ha insegnato loro... Se imiteranno il Suo esempio di abnegazione, il gregge prospererà... saranno costantemente al lavoro per il benessere del gregge... Spiritual Gifts, vol.3, pp. 122-124 CIF 192.4