Cristo Innalzato Come Figlio Di Dio

178/367

Egli era ciò che sosteneva di essere, 25 giugno

Chi crede in me farà anch'egli le opere che io faccio; anzi ne farà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. Giovanni 14:12 CIF 186.1

Dopo l’ascensione, i discepoli videro il compimento di questa promessa. La morte, la risurrezione e l’ascensione di Gesù divennero per loro una realtà vivente. Si resero conto che le profezie si erano adempiute alla lettera. Studiarono le Scritture e ne accettarono gli insegnamenti con una fede e una convinzione prima sconosciute. Si resero conto che le affermazioni del Maestro erano vere; e mentre testimoniavano della loro esperienza ed esaltavano l’amore di Dio, le folle, commosse e conquistate, credevano in Gesù. La promessa del Salvatore vale per tutta la chiesa, sino alla fine dei tempi. Dio non vuole che il suo meraviglioso piano di salvezza ottenga risultati insignificanti. Coloro che lavorano, confidando non in ciò che possono fare ma in quello che Dio può fare tramite loro, vedranno l’attuazione della sua promessa. Gesù dice: “E ne farà di maggiori, perché io me ne vo al Padre”. CIF 186.2

I discepoli non conoscevano ancora le risorse infinite della potenza del Salvatore. Egli disse loro: “Fino ad ora non avete chiesto nulla nel nome mio”. Giovanni 16:24. Disse loro che avrebbero potuto ricevere, chiedendo, potenza e grazia nel suo nome. Egli sarebbe stato vicino al Padre per pregare in loro favore, presentando anche la richiesta più umile come un suo desiderio. Ogni preghiera sincera viene udita in cielo; e anche se espressa in modo imperfetto ma con il cuore, sale fino al santuario dove Gesù officia. Egli la presenterà certamente al Padre, accompagnata dall’incenso della sua perfezione. Il cammino della sincerità e dell’integrità non è esente da ostacoli, ma in ogni difficoltà noi dobbiamo scorgere un invito alla preghiera. Tutte le capacità provengono da Dio che è a disposizione anche dell’essere più debole. Gesù ha detto: “E quel che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figliuolo. Se chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò”. Giovanni 14:13, 14 DA 667 CIF 186.3

Il Salvatore desiderava intensamente che i discepoli comprendessero il motivo per cui la divinità si era unita all’umanità. Egli era venuto nel mondo per rivelare la gloria di Dio, affinché gli uomini potessero elevarsi mediante la sua potenza. Dio si era manifestato in lui perché il Cristo potesse manifestarsi in loro. Gesù non ha esercitato poteri di cui gli uomini non potessero disporre, a loro volta, tramite la fede in lui. Tutti i suoi discepoli, se si sottomettono a Dio come ha fatto lui, possono conseguire la sua perfetta umanità. DA 664 CIF 186.4