Con Dio Fino All’ultimo Giorno

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La Benedizione Del Lavoro, 4 maggio

Cercate diligentemente di vivere in pace, di occuparvi delle vostre cose e di lavorare con le vostre mani, come vi abbiamo ordinato, affinché vi comportiate onestamente verso quelli di fuori e non abbiate bisogno di nulla. 1 Tessalonicesi 4:11,12 DAG 144.1

Molti considerano il lavoro come una maledizione, originata dal nemico delle anime. Questa è un’idea sbagliata. Dio ha dato il lavoro all’uomo come una benedizione, per occupare la sua mente, per rafforzare il suo corpo e per sviluppare le sue facoltà. Quando Adamo lavorava nel giardino dell’Eden, trovò il massimo del piacere della sua esistenza nell’attività mentale e fisica. Fu cacciato da quella dimora meravigliosa a causa della disobbedienza e fu costretto a lottare con il duro terreno per ricavare il pane quotidiano, quel lavoro diventò un sollievo per la sua anima triste, una salvaguardia contro la tentazione. Il lavoro razionale è indispensabile sia alla felicità che alla prosperità della nostra razza. Fortifica il debole, incoraggia il timido, il povero diventa ricco e il misero è felice. I nostri compiti sono proporzionati alle nostre diverse capacità e Dio si aspetta i redditi corrispondenti ai talenti che Egli ha concesso ai Suoi servitori. Non è la grandezza dei talenti che si possiedono che determina la ricompensa, ma il modo in cui vengono utilizzati: il grado di lealtà che si applica nello svolgimento dei doveri della vita, sia grandi che piccoli. L’ozio è una delle più grandi maledizioni che possono ricadere sull’uomo, perché il vizio e il crimine seguono nella sua scia. Satana tende le sue trappole ed è pronto a sorprendere e distruggere coloro che non stanno in guardia, la loro oziosità gli dà l’opportunità di insinuarsi sotto un attraente travestimento. Mai ha più successo di quando si avvicina all’uomo nei momenti di ozio. La più grande maledizione che segue la ricchezza è l’idea che il lavoro sia degradante. “Ecco, questa fu l’iniquità di Sodoma, tua sorella: lei e le sue figlie vivevano nell’orgoglio, nell’abbondanza del pane, e nell’ozio indolente; ma non sostenevano la mano dell’afflitto e del povero” (Ezechiele 16:49). La Sacra Scrittura ci presenta i terribili risultati dell’ozio. Era questo che ha causato la rovina delle città della pianura. L’ozio indebolisce la mente, degrada l’anima e perverte la comprensione, e quello che fu dato come benedizione si trasforma in maledizione. Signs of the Times, May 4, 1882. DAG 144.2