Con Dio Fino All’ultimo Giorno

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Indescrivbile Gloria, 4 aprile

Dall’antichità nessuno aveva mai sentito né orecchio udito né occhio visto alcun DIO all’infuori di te, che agisce per chi spera in lui. Isaia 64:4 DAG 113.1

Tu * mi chiedi di descrivere la Nuova Gerusalemme. Mi rifiuto decisamente di farlo. Non ho la capacità di farlo nemmeno approssimativamente e ti consiglio di non provare a fare affidamento su un’idea particolare che dia l’impressione che si tratti di una descrizione della Nuova Gerusalemme. La rappresentazione più eloquente della città di Dio è solo un tentativo di descrizione. Chiunque voglia affrontare il mondo invisibile del futuro può descrivere meglio quelle indicibili glorie citando le parole di Paolo: Le cose che occhio non ha visto e che orecchio non ha udito e che non sono salite in cuor d’uomo, sono quelle che Dio ha preparato per quelli che lo amano. (1 Corinzi 2: 9). DAG 113.2

Credo che molti si riferiscano alle cose sacre come se le loro facoltà limitate fossero in grado di comprenderle... Molti calpestano la santa terra con piedi profani... Dobbiamo essere prudenti perfino con le dichiarazioni che facciamo per quanto riguarda le cose sacre ed eterne, perché le idee degli uomini limitati e comuni si mescolano facilmente con quelle sacre. L’uomo può tentare di rappresentare qualcosa del cielo mediante le sue facoltà ereditate e coltivate, ma farà solo confusione. DAG 113.3

Le tue facoltà come artista, portate al massimo della loro capacità, si possono esaurire mentre cerchi di captare le cose del mondo invisibile... ciononostante, oltre c’è ancora l’eternità. In base a queste affermazioni, mi devi scusare, ma devo chiederti di esimermi dal tentare di descrivere qualunque cosa relativa alle opere del grande Artista e Maestro. Sebbene l’immaginazione della gente si estenda al massimo per tentare di concepire le glorie della Nuova Gerusalemme, il popolo di Dio potrà contemplarla non appena entrerà nei confini della gloria eterna. La migliore risposta alla tua domanda è: Togliti i calzari dai piedi, perché il suolo sul quale stai è suolo santo”. Letter 54, Apr. 4, 1886, to Sister Stewart.. DAG 113.4