Un Appello Per Noi

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Giugno

L’estate Con Dio, 1 giugno

Poiché, ecco, l’inverno è passato, la pioggia è cessata, se n’è andata. I fiori appaiono sulla terra, il tempo del cantare è giunto, e nel nostro paese si ode la voce della tortora. Cantico dei Cantici 2:11,12 AN 164.1

Questa bella mattina tutta la natura appare fresca e bella. La terra ha indossato le sue verdi vesti estive e sta testimoniando una bellezza quasi edenica. Penso che il nostro godimento dell’estate sia accentuato dal ricordo dei lunghi e freddi mesi invernali; e d’altra parte, la speranza dell’estate ci aiuta a sopportare più gioiosamente il regno dell’inverno. Se permettessimo alle nostre menti di soffermarsi sulla sterilità e desolazione con cui il re dei ghiacci ci circonda, potremmo essere molto infelici; ma, aspettiamo con la saggezza la primavera che verrà, portando con sé gli uccelli, risvegliando i fiori addormentati, rivestendo la terra con le sue vesti di verde, e riempiendo l’aria di luce, fragranza e canto. Il soggiorno del cristiano in questo mondo potrebbe essere paragonato al lungo e freddo inverno. In esso sperimentiamo prove, dolori e delusioni, ma non dovremmo permettere alle nostre menti di soffermarsi su queste cose. Attendiamo piuttosto la prossima estate con speranza e fede, quando saremo accolti nella nostra casa nell’Eden, dove tutto è luce e gioia, dove tutto è pace e amore. Se il cristiano non avesse mai sperimentato le tempeste di afflizione in questo mondo, se il suo cuore non fosse mai stato raffreddato dalla delusione o oppresso dalla paura, non avrebbe saputo apprezzare il paradiso. Anche se spesso siamo stanchi, tristi e afflitti, non dobbiamo essere scoraggiati; l’inverno non durerà sempre. Arriverà presto l’estate con la pace, gioia e letizia eterna. Allora Cristo dimorerà con noi e ci condurrà verso le sorgenti di acque vive, e asciugherà tutte le lacrime dai nostri occhi. Letter 13, 1875 AN 164.2

Non permettere che qualcosa ti impedisca di fare un lavoro completo per l’Eterno... Non ci sarà sempre un vento gelido, non ci saranno i raffreddori, perché ci sarà un’estate eterna. Ci sarà la costante luce per l’intelletto e amore. Ci sarà salute, immortalità e vigore per ogni facoltà. Non ci saranno più né dispiaceri né dolore. Letter 4, 1885 AN 164.3