Un Appello Per Noi

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Più Siamo Vicini A Dio, Più Siamo Sicuri, 31 marzo

Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi; nettate le vostre mani, o peccatori; e purificate i vostri cuori, o voi dal cuore doppio! Giacomo 4:8 AN 99.1

“Avvicinatevi a Dio”. Ma come? Con la sincerità del cuore, con l’umiltà, confessando la nostra debolezza e i nostri peccati a Dio. 7BC 938 AN 99.2

Noi da soli non possiamo avvicinarci a Dio e vedere la Sua bellezza e compassione, senza renderci conto dei nostri difetti. Solo quando purificheremo i nostri cuori è Cristo che si avvinerà a noi. Il Signore si avvicinerà a colui che confessa i torti fatti al proprio fratello e poi si avvicina a Dio con umiltà e contrizione. Colui che si sente in pericolo è sotto la sua protezione; egli fa di tutto per non rattristare lo Spirito Santo, per non allontanarsi da Dio perché sa che ciò lo rattristerebbe. Avvicinarsi a Dio porta sicurezza; la Sua Parola può guarire le ferite provocate dal peccato. Più siamo vicini a Dio, più siamo sicuri, perché Satana odia e teme la presenza di Dio in noi. 7BC 937 AN 99.3

Accostiamoci a Lui con la preghiera, la contemplazione e leggendo la Sua Parola. Quando Dio si avvicina a noi, ci eleva attraverso la Parola come protezione contro il nemico. Dobbiamo avere coraggio e fare tutto il possibile, affinché Satana non debba superare i limiti. 7BC 937, 938 AN 99.4

Se ci avviciniamo a Dio, allora possiamo scoprire i risultati di questo gesto. Quando i nostri cuori non sono in perfetta comunione con Dio, non possiamo avvicinarci a Lui, non possiamo andare alla croce. Dobbiamo essere uno con Cristo mediante la preghiera come Egli è Uno con il Padre. Per essere uno con il Padre, dovremmo quindi, chiedere la guida dello Spirito con fede, affinché Dio possa essere glorificato in noi come Egli è glorificato nel Figlio; e Dio ci amerà come ama il Figlio. 7BC 937 AN 99.5

L’anima che ama Dio, ama attingere forza da Lui tramite una costante comunione con Lui. Quando questa comunione diventa un’abitudine, il potere del malvagio viene spezzato, poiché Satana non può dimorare nell’anima il cui ospite è Dio. Ibid. AN 99.6