Un Appello Per Noi

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Come Mantenere L’integrità, 29 marzo

Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi a Dio, in Gesù Cristo, nostro Signore. Non regni quindi il peccato nel vostro corpo mortale, per ubbidirgli nelle sue concupiscenze. Romani 6:11,12 AN 97.1

Alcuni considerano il peccato con grande leggerezza, in modo da non avere alcuna difesa contro le sue conseguenze... AN 97.2

Se per un momento volessimo supporre che Dio trattasse il peccato con la stessa leggerezza, o l’avesse perfino ignorato, allora avremmo incontrato una terribile illusione seminata da Satana. Ogni violazione volontaria della legge di Dio espone la nostra anima agli assalti del nemico. Quando la nostra integrità viene corrotta, l’anima diventa un campo di battaglia per Satana; subentrano quindi dubbio e una tale paura da paralizzare le nostre energie fino a condurci allo scoraggiamento... AN 97.3

Essere tentati non è un peccato, tuttavia, le circostanze in cui ci troviamo, possono indebolirci a tal punto da farci cedere alla tentazione, eppure nonostante questo rimaniamo integri. I nostri interessi vitali rimangono protetti dalla nostra coscienza; e nessuno può attaccarle senza il nostro consenso. Nessun nemico di Satana può ferirci a meno che noi da soli non apriremo l’anima alle sue frecce. Nessuno cade senza volerlo. Se la mente è pura, nessuna circostanza potrà inquinarla o contaminarla. La vita eterna o vale tutto per noi o non vale niente. Coloro che lottano con perseveranza e con instancabile zelo, con intenso desiderio proporzionato al valore dell’oggetto di cui sono alla ricerca, l’acquisiranno e vivranno una vita che è gradita a Dio. Adamo ed Eva sono un esempio per noi; il risultato della loro trasgressione dovrebbe essere un fondamento e un avvertimento per evitare il peccato come una cosa odiosa. Ogni peccato provoca una sofferenza incalcolabile, di conseguenza è molto meglio subire la perdita di tutte le cose che disobbedire ai comandamenti di Dio. Letter 14, 1885 AN 97.4