Un Appello Per Noi

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Perfetto Lavoro Del Paziente, 5 marzo

Sapendo che la prova della vostra fede produce costanza, e la costanza compia in voi un’opera perfetta, affinché siate perfetti e completi, in nulla mancanti. Giacomo 1:3,4 AN 73.1

L’apostolo dice che per mezzo della temperanza, possiamo raggiungere la pazienza. La pazienza ci impedirà di dire o di fare quelle cose che possono ferire le nostre anime e coloro con cui abbiamo contatti. Se esercitate la pazienza, se siete calmi, le vostre prove non provocheranno in voi ferite troppo serie. Nelle parole di Pietro vi è una grande saggezza quando parla di temperanza e di pazienza. Questa è una delle ragioni principali per superare l’appetito per tutti gli stimolanti, poiché i nervi si eccitano sotto l’influenza di queste sostanze irritanti. Nella vita del cristiano la temperanza deve essere unita alla pazienza. Un cristiano deve guardarsi bene a non offendere in parole, azioni né la nostra coscienza né i sentimenti degli altri. Dobbiamo imparare a sopportare i rimproveri, le delusioni, le perdite senza un solo mormorio, ma con dignità... AN 73.2

Un uomo o una donna petulanti o maligni non sanno che cosa è la felicità. Ogni coppa che mette alle labbra è amara come l’assenzio e il suo cammino sembra essere cosparso di pietre grezze, con rovi e spine. La pazienza deve essere il lavoro per ciascuno di noi, in caso contrario non diventeremo mai perfetti. I problemi e le afflizioni ci saranno sempre, e noi li dobbiamo sopportare con pazienza senza lamentarsi. L’oro viene messo nella fornace perché le scorie siano rimosse. Di conseguenza, dovremmo avere pazienza mentre il Raffinatore fa il suo lavoro. Dobbiamo rifiutarci di affondare nella tristezza e sconsolatezza, ma mostrare calma e fiducia in Dio, accettando tutta la gioia nonostante le prove per l’amor di Cristo. Ibid. AN 73.3