Un Appello Per Noi

56/367

Gloria A Dio, 23 febbraio

Simon Pietro, servo e apostolo di Gesù Cristo, a coloro che hanno ricevuto in sorte una fede preziosa quanto la nostra nella giustizia del nostro Dio e Salvatore Gesù Cristo. 2 Pietro 1:1 AN 62.1

La giustizia di Dio e del nostro Salvatore è il grande tema per la contemplazione. Contemplare Cristo e la Sua giustizia non lascia spazio per la nostra giustizia, per la nostra autoglorificazione. In questa contemplazione c’è un continuo progresso in ogni stadio della conoscenza di Cristo... Dobbiamo dare gloria a Dio. “Così dice l’Eterno: «Il savio non si glori della sua sapienza, il forte non si glori della sua forza, il ricco non si glori della sua ricchezza. Ma chi si gloria si glori di questo: di aver senno e di conoscere me, che sono l’Eterno, che esercita la benignità, il diritto e la giustizia sulla terra; poiché mi compiaccio in queste cose». Geremia 9:23,24 Siamo stati chiamati alla conoscenza di Cristo, e cioè alla conoscenza della gloria e della virtù. È una conoscenza della perfezione del carattere divino, manifestandoci in Gesù Cristo, che conduce alla comunione con Dio... La mente umana può a malapena comprendere ciò che è l’ampiezza, la profondità e l’altezza delle conquiste spirituali che può essere raggiunto diventando partecipi della natura divina. YI Oct. 24, 1895 AN 62.2

Desidero rivolgermi ai giovani uomini e donne che sono disposti a raggiungere solo lo standard economico. Possa il Signore influenzare le loro menti per vedere quale sia la perfezione del carattere! Possano conoscere la fede che opera per amore e purifica l’anima. Stiamo vivendo nei tempi dei pericoli. Cristo solo può aiutarci a darci la vittoria. Cristo deve essere tutto per tutti noi; deve dimorare nel cuore; la Sua vita deve fluire in noi, come il sangue circola nelle vene. Il Suo spirito deve essere una potenza vivificante affinché possiamo influenzare gli altri per diventare cristiani e santi. YI Oct. 31, 1895 AN 62.3

Se la nostra gioventù prestasse attenzione alle regole stabilite in questo capitolo e la esercitasse, quale meravigliosa influenza essa eserciterebbe sugli altri. Ibid. AN 62.4