Un Appello Per Noi

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La Fede Deve Penetrare Le Tenebre, 14 novembre

Ecco, egli mi ucciderà, non ho più speranza... Egli sarà anche la mia salvezza. Giobbe 13:15,16 AN 335.1

Il vero cristiano non permette che niente e nessuno allontani la sua anima da Dio... Quando un’anima si sente depressa, questo non è una prova che Dio sia cambiato. In Ebrei 13:8 leggiamo: “Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno”. Quando riceviamo i raggi del Sole della Giustizia, tutte le nuvole saranno allontanate dalla nostra anima, di conseguenza non ci sentiamo abbandonati. Quando la nostra fede allontana l‘oscurità, tutto il corpo sarà pieno di luce. Le ricchezze della grazia di Cristo devono essere custodite nella nostra mente. Dobbiamo fare tesoro delle lezioni che Dio ci offre con amore. La nostra fede deve diventare come quella di Giobbe, affinché possiamo dire con lui: Ecco, egli mi ucciderà, non ho più speranza... eppure... Egli sarà anche la mia salvezza. Le esperienze più difficili nella vita del cristiano possono essere le più benedette. Le provvidenze speciali delle ore buie possono incoraggiare l’anima nei futuri attacchi di Satana, aiutandola ad affrontare le più pesanti prove. La prova della nostra fede è più preziosa dell’oro. Dobbiamo avere una costante fiducia in Dio perché solo essa può allontanare le tentazioni dell’ingannatore. Prendete le promesse del Signore come vere; prendetelo in parola. “La fede dunque viene dall’udire, e l’udire viene dalla parola di Dio”. Romani 10:17... È la fede che ci unisce a Dio; e quando volgiamo il nostro sguardo alla Sua gloria, sappiamo discernere la bellezza del suo carattere. Le nostre anime diventano forti grazie al potere dello Spirito, perché respiriamo l’atmosfera del cielo e, se realizziamo che Dio è accanto a noi, non saremmo mai smossi... Dobbiamo vivere come se fossimo alla costante presenza dell’Infinito... La saggezza divina guiderà i passi di coloro che ripongono la loro fiducia nel Signore. È quando l’amore divino li circonderà, allora realizzeranno la costante presenza dello Spirito Santo, il Consolatore. RH Sept. 8, 1901 AN 335.2