Vivere Attraverso La Fede

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Un rimedio per l’ozio, 2 giugno

Non siate pigri nello zelo; siate ferventi nello spirito, servite il Signore. Romani 12:11 VAF 160.1

Fin dalla più tenera età, Cristo ebbe una vita molto attiva. Non viveva per compiacere sé stesso. Già il Suo lavoro rimandava a significati profondi: era venuto nel mondo per costruire e, in tal senso, ogni Sua opera fu perfetta. In tutti i Suoi lavori materiali si poteva già intravvedere la perfezione che caratterizzava il Suo carattere trasformato dalla potenza divina. Egli è, e deve rimanere, il nostro modello anche in questo. COL 345 È dovere di ogni cristiano abituarsi a lavorare con metodo, accuratezza ed efficienza. Non ci sono scuse per chi è pigro e lavora in modo lento e impreciso. Se uno è continuamente al lavoro, ma quel lavoro non lo finisce mai, è perché non ci mette mente e cuore. Una ferrea volontà di portare a compimento il lavoro renderà più rapido anche il movimento delle mani. Ibid. 344 VAF 160.2

La Bibbia non giustifica per nulla i fannulloni. La pigrizia è la peggior piaga che affligge il mondo. Chi è veramente convertito lavorerà con cura e diligenza. Da un corretto utilizzo del tempo dipende anche il raggiungimento di un buon livello di conoscenza e cultura intellettuale. Le condizioni di povertà e indigenza, assieme ad altre circostanze, sfavorevoli, non saranno un ostacolo insormontabile se sapremo far tesoro di ogni istante disponibile. Un momento qui e uno là persi in chiacchiere inutili; le ore del mattino passate oziosamente a letto; il tempo impiegato viaggiando in tram o in autobus, o fermi ad aspettare in stazione; i momenti che aspettiamo prima di metterci a tavola; il tempo passato ad aspettare poco puntuale a un appuntamento: quante cose si potrebbero fare se avessimo un libro a portata di mano e approfittassimo di questi ritagli di tempo per studiare, leggere e riflettere. Chi è deciso in tal senso e sa fare un’attenta economia del proprio tempo, sarà in grado di acquisire conoscenze e abilità mentali che gli permetteranno di occupare qualsiasi posizione importante e di responsabilità. Ibid. 343, 344 VAF 160.3