Maranatha

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La Visione È Certa, 27 febbraio

Poiché la visione è per un tempo già fissato, ma alla fine parlerà e non mentirà; se tarda, aspettala, perché certamente verrà e non tarderà». Habacuc 2:3 Mar 66.1

La fede che sosteneva Habacuc e tutti i giusti, in quell’epoca di profonda angoscia, è la stessa fede che sostiene oggi il popolo di Dio. Nei momenti più difficili, nelle circostanze più scoraggiati, il cristiano può contare su colui che è la fonte di ogni luce e di ogni potenza. Mediante la fede in Dio, la speranza e il coraggio possono essere rinnovati giorno dopo giorno. “Il giusto vivrà per la sua fede” al servizio di Dio non c’è posto né per lo scoraggiamento, né per l’incertezza, né per il timore. Il Signore agirà al di là delle aspettative di coloro che ripongono la propria fiducia in lui. Egli accorderà loro la saggezza necessaria ad affrontare le varie difficoltà. L’apostolo Paolo ci offre una chiara testimonianza delle ricche benedizioni che ricevono coloro che affrontano le tentazioni. È a lui che fu detto: “Ti basta la mia grazia. La mia potenza si manifesta in tutta la sua forza proprio quando uno è debole”. Accettando la sua debolezza il servitore di Dio rispose con gratitudine e fiducia: “È per questo che io mi vanto volentieri della mia debolezza, perché la potenza di Cristo agisca in me. Perciò io mi rallegro della debolezza, degli insulti, delle difficoltà, delle persecuzioni e delle angosce che io sopporto a causa di Cristo, perché quando sono debole, allora sono veramente forte”. 2 Corinzi 12:9, 10. Mar 66.2

Dobbiamo apprezzare e sviluppare quella fede manifestata dai profeti e dagli apostoli, quella fede che si appropria delle promesse divine e aspetta la liberazione nel momento e nel modo scelti da Dio stesso. Le profezie si adempiranno in occasione del glorioso ritorno del nostro Signore e Salvatore, Gesù Cristo, come Re dei re e Signore dei signori. L’attesa può sembrare interminabile, lo spirito può essere oppresso dalle difficoltà; coloro nei quali avevamo riposto la nostra fiducia possono tradirci ma, insieme al profeta che si sforzò di riaccendere la speranza di Giuda nei momenti più oscuri dell’apostasia, dobbiamo affermare: “Il Signore risiede nel suo santo tempio. Si faccia silenzio davanti a lui su tutta la terra”. Abbiamo costantemente presente nella mente il pensiero di questo messaggio incoraggiante: “Non è ancora giunto il momento che questa visione si avveri, ma alla fine tutto si realizzerà, come previsto. Attendila con fiducia e pazienza... il giusto vivrà per la sua fedeltà”. (vv.2:3, 4; cfr. 3:2-6, 13, 17-19) PK 386-388 Mar 66.3